Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 14 Novembre 2014
Sul treno nessuno controlla i biglietti
Ma se fai l’onesto ti becchi una multa
Il caso di due ragazze che ieri mattina si sono recate dal controllore per pagare
Indispettiti i pendolari: «Non avessero detto niente avrebbero viaggiato gratis»
Le regole in Italia a volte sono soggettive o discrezionali, capita di incappare in controllori diversi che si comportano in modo diverso.
Ieri mattina ad esempio due ragazze sono salite ad Osnago sul treno delle 8,04 per Milano Porta Garibaldi, uno dei più affollati. Erano senza biglietto perché non erano riuscite a farlo, per mancanza di tempo o per altri motivi. Onestamente, si sono recate nella prima carrozza dove si trova il controllore per chiedere che venisse loro fatto il biglietto.
La discrezione
Il controllore ha applicato l’esazione aggiuntiva di 5 euro, una di loro ha accettato e l’altra l’ha ritenuta ingiusta. Risultato, è stata multata.
Il fatto è stato riferito da un passeggero, Marco Riva, che è particolarmente arrabbiato: «Secondo il ragionamento del controllore – spiega – in paese esiste un’edicola in cui si puà acquistare il biglietto. Evidentemente il regolamento Trenord è “a discrezione del controllore e della sua conoscenza della normativa”».
In questo caso, la situazione era interpretabile a discrezione, ma quello che ha indispettito i pendolari è che da mesi i biglietti sono controllati molto saltuariamente: «Se le due ragazze avessero fatto finta di niente, avrebbero fatto il viaggio gratis, perché ormai non controlla più nessuno. Io sono un pendolare quotidiano, mi controllano l’abbonamento una volta al mese. L’ho caricato sulla Carta regionale dei servizi e quando lo dico mi rispondono che va bene così. O non sanno usare l’apparecchiatura o non ne hanno voglia, fatto sta che sono mesi che non mi controllano, potrei viaggiare gratis».
Molti furbi
Lo stesso fenomeno era stato denunciato da Alberto Viganà, portavoce del comitato pendolari del Besanino, quindi un’altra linea lecchese: «Tutti i giorni vado e torno da Milano, sono 3 mesi che non mi viene controllato l’abbonamento. Addirittura mio figlio, che quest’anno va a Lecco in treno a scuola. Mi ha chiesto di non fargli più l’abbonamento, perché si vergogna, visto che è l’unico tra i suoi amici ad averlo».
Tornando al caso di Osnago, la segnalazione ha scatenato un dibattito tra i pendolari, perché il regolamento Trenord prevede che si paghi il sovrapprezzo per biglietto a bordo se il punto vendita è oltre i 200 metri dalla stazione. Ecco cosa sostiene Sergio Gianoli: «L’unico posto a Osnago per acquistare biglietti si trova ad almeno il doppio della distanza di legge (200 metri) citata. Quindi dovrebbe essere ufficialmente da sempre arcinoto che chi fa il biglietto a bordo a da qui non è soggetto a sanzioni». Azzurra Martinelli, del direttivo del Comitato pendolari del Meratese riferisce un episodio simile: «Giovedì scorso ho preso il treno per milano delle 16.04 da Osnago. Non potevo fare il biglietto dato che l’unica edicola abilitata alla vendita apre alle 16. Risultato arrivo in stazione mi metto in prima carrozza, c’è un controllore che mi dice che non può farmi il biglietto perchè non ha l’abilitazione». n
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