“Street boulder”, in 130 per la scalata di Valmadrera

Tutti a guardare all’insù, sabato pomeriggio: i 130 giovani, i 30 giudici, tanto pubblico; c’era chi misurava a occhio la distanza da salire per fare punti e bella figura, ma anche chi si domandava cosa mai ci facessero quei giovani sul cornicione, sulla ringhiera e con un piede sul davanzale della casa di riposo.

A rassicurare i passanti del sabato pomeriggio che tutto andava bene, né ladri né vandali davano la scalata ad arredi e palazzi, era l’intero festoso contorno, che ha accompagnato la prima edizione di “Valma street block”, alla quale i concorrenti hanno partecipato indossando maglie blu e scarpette adatte. Insomma, se non proprio professionisti, tutti coloro che si sono cimentati erano almeno appassionati della disciplina, detta “street boulder”, cioè arrampicata sportiva svolta non in montagna, bensì in città su muri, colonne, monumenti. Se ne era già avuto un assaggio in passato a Lecco.

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