Strage di Erba, l’ex comandante dei carabinieri Gallorini “pedinato” in Toscana

Il cascinale nelle campagne aretine della famiglia di Luciano Gallorini si trova lungo una strada che serve poche case circondate da terreni di ulivi. Ogni anno, in autunno, l’ex comandante dei carabinieri di Erba raggiunge il fratello e, con lui, partecipa alla raccolta delle olive. Lo ha fatto anche quest’anno, nel weekend di metà novembre. A rovinare questo rituale di relax e famiglia la presenza di un’auto sconosciuta. Vista fin dal primo giorno dell’arrivo in Toscana di Gallorini. In sosta all’inizio della strada. Poi in movimento, avanti e indietro di fronte al cancello del cascinale. Quindi ferma davanti alla casa di un vicino. Dove una donna scende, suona il campanello. E chiede informazioni: conoscete Luciano Gallorini? Sì, perché? Siamo interessati a comprare una casa... non era vero.

Il vicino si allarma, avverte l’ex comandante. Il fratello di quest’ultimo scopre di essere pedinato sempre dalla stessa auto. E allora si chiamano i carabinieri. Ladri? Truffatori? Malintenzionati? Macchè: la troupe della trasmissione le Iene.

La trasmissione Rai

A pochi giorni dal diciassettesimo anniversario della strage di Erba, gli innocentisti tornano a scatenarsi. E lo fanno con la solita trasmissione Mediaset, che in questi anni si è addirittura spinta al punto di far dire a Rosa Bazzi che a commettere il massacro fosse stato Pietro Castagna. L’autore della campagna innocentista, visto nei giorni scorsi per le strade di Erba sempre all’inseguimento di Gallorini dopo che la “caccia all’uomo” in Toscana è andata a vuoto, sarà tra le voci dello speciale Tg1 in onda domenica sera dedicato proprio alla strage di Erba. “Olindo e Rosa colpevoli imperfetti?” è il titolo dello speciale realizzato dal giornalista Rai Alessandro Gaeta.

Partendo dalla proposta di revisione predisposta mesi fa dal sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser, lo speciale Tg1 illustra i contenuti delle consulenze della difesa dei coniugi Romano, che hanno convinto il magistrato milanese - ma non il suo capo alla Procura generale, che infatti ha inviato la proposta di revisione a Brescia con un parere netto sulla necessità di dichiararla inammissibile - a mettere in dubbio la sentenza di condanna dei due assassini, pronunciata da non meno di 24 giudici.

Le uniche voci in dissenso rispetto alla linea degli innocentisti, arriveranno dal nostro quotidiano e dal giornalista e scrittore Pino Corrias.

Corrias, fermamente convinto della colpevolezza di Rosa e Olindo, è stato protagonista anche del podcast de La Provincia “Anime nere”, dedicato proprio alla ricostruzione della strage di Erba e ai danni che la campagna innocentista ha fatto sui famigliari delle vittime.