Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 20 Marzo 2015
Stop al bus per i bambini, è polemica. «Disagi pesanti in arrivo per le famiglie»
Fa discutere la scelta dell’amministrazione Nonini di tagliare i costi per il trasporto. Oreggioni della minoranza: «Si poteva almeno avere un confronto coi genitori».
Preoccupati i primi commenti della minoranza dubinese sulla scelta della giunta Nonini di tagliare i costi del servizio di trasporto scolastico con l’obiettivo di aumentare la quota di copertura delle famiglie.
L’esecutivo dubinese dal prossimo anno scolastico prevede di recuperare circa il 14% dei costi dall’utenza, passando dagli attuali 6.6 mila euro agli ipotizzati 18 mila, così da liberare risorse pubbliche, che rimarranno comunque nel piano di diritto allo studio, quantificate in circa 30 mila euro, compreso lo stop al bus per i bimbi della scuola dell’infanzia.
Se per il sindaco e i suoi collaboratori la priorità è il taglio economico, l’opposizione si dice allarmata perché, afferma la capogruppo Paola Oreggioni: «La questione è delicata, va a incidere sul diritto allo studio, sull’organizzazione quotidiana delle famiglie a cui viene chiesto un impegno economico consistente, di oltre 250 euro l’anno e in tempi di crisi non so quanti utenti alla fine decideranno di aderire, con il rischio concreto di non raggiungere le soglie minime richieste per l’attivazione del servizio».
L’ex vicesindaco, per tracciare un giudizio complessivo e definitivo sulla scelta amministrativa compiuta dalla maggioranza, si riserva di valutare le poste di bilancio, anche se precisa: «Il Comune ha i conti a posto, non credo ci sia la necessità di tagliare sulla scuola, sul sociale, altrimenti significa che siamo messi male e questo è un aspetto che ci allarma ulteriormente, perciò ci impegniamo finora a tenere monitorato l’evolversi della situazione».
Oreggioni entra nei risvolti più concreti su cui il cambio di rotta potrebbe incidere. «Penso ai genitori che lavorano, che entrano in ufficio o nelle fabbriche prima delle 8 e non avranno la possibilità di accompagnare a scuola i figli in autonomia. Per queste famiglie la scelta sarà obbligata, soprattutto se vivono in zone periferiche come Casello 7, Spinida o Careciasca, senza dimenticare che Nuova Olonio è un paese molto trafficato, abbiamo la Valeriana, la statale 36 che veicola tutti i mezzi diretti in Valchiavenna. Anche gli spostamenti a piedi non sono così in sicurezza, specie per gli utenti più deboli come i bambini». La capogruppo ricorda che l’amministrazione di Rosa Barri aveva gradualmente introdotto la gratuità del servizio di trasporto scolastico «perché la consideravamo una priorità, adesso si rema da tutt’altra parte, con un taglio netto, quando invece sarebbe stato meglio confrontarsi con le famiglie e capire se si poteva risparmiare su qualcosa d’altro. Stiamo parlando di un servizio vitale per la popolazione scolastica. Va bene la riorganizzazione, ma non siamo d’accordo con scelte così drastiche e onerose per le famiglie che rischiano di innescare problemi seri».
Oreggioni afferma di condividere l’alternativa del piedibus, ma con riserva: «Camminare fa bene, ma su distanze limitate. Non possiamo imporre agli scolari lunghe marce forzate tutti i giorni».
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