Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 24 Maggio 2015
Statale 38, il cantiere apre a giugno
Limitati i disagi per Campovico
Il 3 giugno è la data di inizio e il 18 dicembre 2017 è quella della fine. Le operazioni di betonaggio avverranno al Tartano e il passaggio dei mezzi sarà a Paniga
Ci siamo: mercoledì 3 giugno partono i lavori per la tangenziale di Morbegno. È ufficiale la data di inizio delle opere sull’ultimo tratto in Bassa Valle della nuova superstrada, che arriva al viadotto del Tartano.
Limitati i disagi
«Abbiamo avuto comunicazioni dei tempi certi dell’avvio dell’intervento - spiega il sindaco di Morbegno, Andrea Ruggeri - è stato fissato, infatti, il cronoprogramma che certifica l’inizio dei lavori il prossimo 3 giugno e la consegna delle opere il 18 dicembre del 2017. Una buona notizia che, nonostante il ritardo accumulato nelle ultime settimane, ci dà un quadro chiaro sulla concretizzazione e la tempistica delle opere, sul rispetto della quale sono fiducioso». E aggiunge: «Fra le garanzie ottenute vi è il passaggio dei mezzi pesanti solamente su Paniga, il betonaggio avverrà completamente sul Tartano preservando una volta in più l’abitato di Campovico». I primi movimenti per la tangenziale di Morbegno prenderanno le mosse dalla frazione di Morbegno, Campovico dove si sta allestendo il centro operativo del cantiere dal quale partirà l’ultimo tratto della nuova Statale 38 che misurerà poco meno di 10 chilometri, metà dei quali in galleria. I mezzi e i prefabbricati hanno preso sede nella zona sotto i Torchi Bianchi. Poi si attendono tre anni di scavi, sbancamenti e gettate di cemento e asfalto. Alla fine, nel 2017, Morbegno avrà finalmente la sua tangenziale, attesa da tutta la Valle. I lavori saranno eseguiti dalla sondriese Cossi (dopo il passaggio di mano dalla Tecnis, impresa che ha vinto la gara offrendo un ribasso del 38% sulla base d’asta di 292 milioni). Sintetizzando brutalmente il percorso che seguirà il nuovo tracciato stradale, la tangenziale sbucherà dalla galleria (che comincia verso Traona) all’altezza del primo tornante nel tratto stradale Campovico-Cermeledo; dopo l’uscita in galleria artificiale la strada sbuca in corrispondenza del torrente Tovate dove sarà realizzato un viadotto.
Il viadotto sul Tovate
Qui si è concentrata la preoccupazione dei cittadini che anche attraverso una raccolta firme hanno chiesto di coprire il tracciato a tutela dell’abitato di Campovico. «Una soluzione non prevista dal progetto esecutivo - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Santi - ma sulla quale auspichiamo si potrà ridiscutere durante lo sviluppo dell’intervento». Dopo il tratto all’aperto in rilevato (quindi senza la presenza di piloni) si torna in galleria verso Paniga ovest, fino verso la zona del Tartano. «È previsto l’utilizzo di pannelli fonoassorbenti sia nel primo tratto verso sud dell’abitato di Campovico, sia nel secondo tratto a protezione delle case dei Torchi Bianchi - precisa Santi -. È prevista poi l’aspirazione dei fumi ai due imbocchi delle gallerie: nel tratto Talamona- Ardenno e nella parte verso Traona. Oltre al monitoraggio preventivo e in fase di cantiere dell’opera, è stato ampliato da 12 a 36 mesi il monitoraggio ambientale successivo alla realizzazione del tracciato».
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