Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 04 Settembre 2013
Spaventoso volo nel torrente
Perde la vita andando a funghi
Vittima un uomo di Albosaggia conosciuto per il suo impegno nel volontariato
È stato l’amico che era con lui a dare l’allarme, ma non c’è stato niente da fare
La montagna era la sua passione, da sempre. E appena poteva ci andava, anche soltanto per cercare dei funghi.
Così Lionello Roder aveva deciso di fare anche ieri mattina in compagnia di un amico. Poco prima di mezzogiorno, però, la tragedia. È stato proprio l’amico che era con lui a chiamare il 118, spiegando che Roder era scivolato, cadendo a terra e facendo un volo pauroso nel letto del torrente che scorre in località San Salvatore, l’alpeggio a quota 1.300 metri sopra Albosaggia.
Un volo di settanta metri, in un una zona particolarmente impervia, che non ha lasciato scampo all’escursionista. Lionello Roder ha perso la vita sul colpo. Aveva 67 anni. Originario della provincia di Venezia, dopo essersi trasferito da giovane nella zona di Cantù con la famiglia, da oltre dieci anni viveva ad Albosaggia dove aveva molti amici, anche perché era sempre in prima fila tra i volontari della Protezione civile quando c’era da dare una mano agli altri.
Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’escursionista. I primi a raggiungerlo sono stati gli uomini dell’elisoccorso di Bergamo. Poi è arrivato anche l’elicottero della Guardia di finanza per il recupero del corpo, portato nella camera mortuaria dell’ospedale di Sondrio.
Sul posto, come sempre, anche i volontari dello Cnsas (il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico).
Gli stessi militari del Sagf (il soccorso alpino delle Fiamme Gialle) stanno anche facendo tutti gli accertamenti per capire esattamente come siano andate le cose. Non sembrano esserci dubbi, però, sul fatto che si sia trattato di un semplice incidente. Questa mattina, sempre all’ospedale di Sondrio, il corpo di Roder sarà sottoposto a ricognizione cadaverica. Essendo evidente la causa del decesso, la Procura non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia. Anche i familiari saranno presenti questa mattina alla camera mortuaria per il rito del riconoscimento.
Ieri una sorella e un fratello dell’escursionista, appena saputa la notizia, si sono precipitati in Valtellina dalla Brianza. Oggi li raggiungeranno un altro fratello e un’altra sorella. «Eravamo in cinque - racconta il fratello Tarcisio dalla casa di Vighizzolo -. Lionello non è mai stato sposato e, appena ha raggiunto la pensione era andato ad abitare ad Albosaggia, perché l’aria di montagna faceva bene ai suoi polmoni».
Se formalmente sono ancora in corso gli accertamenti delle fiamme gialle, una cosa sembra chiara fin da subito: questa non è una tragedia che si possa imputare a un comportamento imprudente. Lionello Roder, da sempre tra i volontari della Protezione civile, la montagna la frequentava da anni.
Insomma, né uno spericolato né un inesperto.
Per questo i soccorritori avvertono che il pericolo dei boschi e dei pendii, anche a quote relativamente basse, è più che concreto e che nessuno può sottovalutarlo, anche se esperto, ben attrezzato e conoscitore dei posti.
Una banale scivolata è in agguato per chiunque, specie con il terreno secco e duro di questo periodo. E le conseguenze possono essere letali. Se poi dovessero cominciare le piogge, i pericoli aumenterebbero in maniera esponenziale. Le statistiche degli anni passati sono lì a dimostrarlo.n
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