Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 10 Ottobre 2013
Sondrio, studenti del Cfp
in piazza: «No alla Bonetti»
Manifestazione dei ragazzi contro il reintegro dell’ex dirigente: troppe le vessazioni contro di noi
Loro, i 350 studenti del Centro di formazione professionale di Sondrio, non vogliono che la loro dirigente scolastica, Lorena Bonetti, torni al suo posto. E per questo ieri sono scesi in piazza per protesta.
Troppe le imposizioni e le decisioni della Bonetti alla guida del Cfp che gli studenti hanno ritenuto quantomeno “bizzarre”, ma soprattutto eccessive nei loro confronti. Più di un centinaio gli alunni e le alunne che si sono ritrovati in piazzale Bertacchi, davanti alla stazione ferroviaria, con megafoni, striscioni a urlare la loro preoccupazione. «Vogliamo Giugni e ce la teniamo con i pugni», recitava uno degli striscioni facendo riferimento a Marily Giugni, dirigente che nei mesi scorsi ha preso il posto proprio di Lorena Bonetti e le redini del Centro di formazione professionale.
Oppure: «Se torna lei ce ne andiamo noi!». E ancora «Il Cfp siamo noi!», orgogliose prese di posizione dei giovani studenti, a dimostrare a tutti che sono loro i veri protagonisti della vita della scuola e vogliono esserlo con un clima diverso da quello che si è respirato in passato. «Noi la Bonetti non la rivogliamo. - hanno spiegato in coro alcune studentesse -. Con lei c’era un clima davvero di tensione quando eravamo a scuola e non vogliamo ripassarci: se la prendeva perfino se si andava a scuola con i leggins, con gli orecchini o i piercing».
Mentre gli studenti del Cfp di Sondrio si radunavano davanti alla stazione ferroviaria qualche altro giovane, alunno di altri istituti di Sondrio, ha provato a unirsi alla manifestazione, tentando anche di accendere qualche fumogeno: tuttavia, sono stati gli stessi giovani del Cfp a individuarlo e a bloccarlo: «Non vogliamo guai, né creare problemi - hanno precisato gli organizzatori del presidio - ma fare sentire la nostra voce e far capire che crediamo per davvero in quello che stiamo facendo».
Dopo la manifestazione di ieri mattina, peraltro, dal Cfp sono partite alcune telefonate verso i genitori di alcuni alunni per avvisarli che i loro figli avevano dato vita al presidio in piazzale Bertacchi: un tentativo di disincentivare ulteriori azioni di protesta da parte dei ragazzi del Cfp che, però, non sembra essere riuscito a centrare l’obiettivo. Oggi e domani mattina, infatti, gli studenti hanno deciso di continuare la loro protesta, hanno indetto uno sciopero e non parteciperanno alle lezioni di questi due giorni: qualche alunno sarà regolarmente seduto al proprio banco, ma la maggior parte non varcherà l’ingresso della scuola. Non è detto, poi, che lo sciopero di due giorni sia l’ultimo atto della protesta, visto che anche nel corso della prossima settimana se la situazione non si sbloccherà gli studenti potrebbero decidere di compiere altri gesti o azioni a livello “pubblico”.
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