Solo cinque famiglie ospitali

Niente più bimbi di Chernobyl

Finisce l’esperienza cominciata dopo lo scoppio della centrale

In quindici anni è stato accolto un centinaio di piccoli

Monticello

Niente più accoglienza per i bimbi ucraini.

A Monticello l’esperienza dell’iniziativa “Aiutiamoli a vivere” si conclude, forse anche perché nelle vicinanze ci sono altre realtà molto più attive e con maggiori numeri.

Lo annuncia il parroco don Gabriele Carena dalle pagine dell’informatore parrocchiale, che mette la parola fine ad un’esperienza lunga 15 anni, visto che la prima accoglienza di bambini bielorussi provenienti dalla zonacontaminata per l’esplosione della centrale atomica di Chernobyl è avvenutanell’estate del 1999.

In pratica si prende atto che ci sono pochissime famiglie disposte ad accogliere i bambini: per il prossimo biennio sarebbero state solo 5, tutte di fuori paese: «Un numero ben lontano da quello necessario per costituire un gruppo accompagnato da un’interprete».

In quindici anni sono stati ospitati circa 100 bambini, in genere ad anni alterni, per cercare fondi e nuovi aderenti.

L’articolo completo su La Provincia di Lecco del 4 dicembre

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