Cronaca
Venerdì 26 Gennaio 2018
Solidarietà al medico vittima di razzismo
L’opposizione: «Ma è la Lega che istiga»
Cresce l’indignazione per la paziente che si è rifiutata di farsi visitare dal dottor Nganso a Cantù. Il vicesindaco: «Siamo una comunità perbene». Di Gregorio (Pd) accusa, per ora il Carroccio tace
Una donna l’ha insultato con parole violente, dicendogli «io non mi farò mai toccare da un medico negro». Moltissime, invece, sono le voci che si sono alzate a difesa di Andi Nganso, il giovane medico di origine camerunense protagonista di questo episodio di razzismo, avvenuto domenica sera al servizio di continuità assistenziale – l’ex Guardia medica –, dove era di turno.
Lui ha reagito senza scomporsi, invece secondo Kossi Komla-Ebri, medico e scrittore togolese naturalizzato italiano, avrebbe dovuto far rendere conto a questa persona delle sue parole odiose: «Si sarebbe dovuto- dice - far dare nome e cognome da questa donna e poi denunciarla e chiederle i danni. Purtroppo alcuni capiscono solo quando si mettono di mezzo i soldi, i daneè, altrimenti non la smetteranno mai».
La notizia di quanto accaduto, riportata ieri da “La Provincia”, si sta diffondendo, interessando anche i media nazionali. E su Facebook sono davvero in tanti, dai privati cittadini ai politici, a dirsi indignati e a manifestare solidarietà a Nganso, laureato all’dell’Insubria e oggi è medico della Croce Rossa in diversi centri migranti, principalmente a Bresso ma anche a Lampedusa.
Compresa l’amministrazione comunale: «Si tratta di un fatto deplorevole – commenta il vice sindaco Matteo Ferrari – e spero che questa persona possa venire identificata. Siamo una comunità di cittadini seri e perbene, e una cosa simile non può accadere. Esprimo massima solidarietà al medico, alla struttura sanitaria e alle persone che investono il proprio tempo al servizio degli altri».
Secondo lo stesso medico, è una certa politica ad alimentare simili atti. E secondo il capogruppo del Pd Filippo Di Gregorio, «È persino inutile retorica fare appello alla Lega perché emendi, perché è la Lega che incoraggia questi comportamenti. È un apprendista stregone che evoca forze che non è in grado di governare».
Questa donna, prosegue, «non rappresenta la destra cittadina , il problema vero è il fatto che la destra ha deciso di sdoganare i razzisti e atteggiamenti di cui un tempo ci si vergognava oggi vengono eletti a virtù. Questo è gravissimo».Sul tema la Lega ieri non si è espressa
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