Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 24 Giugno 2014
“Soli, insieme”
Ecco il nuovo libro
di Chiara Spini
Anche nel suo secondo romanzo la morbegnese affronta il tema della solitudine: «Condizione apparentemente lineare racchiude a mio avviso una fitta rete di sensazioni che vanno inevitabilmente a comporre la natura di ciascuno di noi»
L’avevamo conosciuta con “La geometria dei sensi”, il suo romanzo d’esordio. A due anni da quel felice debutto, Chiara Spini, morbegnese, classe 1984, torna in libreria (le prime copie si trovano al Piccolo principe di Morbegno, a “La nuova libreria ALBO” di Morbegno o sono prenotabili sulla pagina ufficiale di Facebook) con la seconda fatica letteraria dal titolo “Soli, insieme”.
La giovane commessa morbegense spiega che la sua opera prima era nato “di pancia”. «In risposta a un impulso. Puro, timido e anche un po’ incerto sulle gambe». Diversa l’ideazione Di “Soli, insieme”, lavoro che ha «costruito mattone dopo mattone, avendo la pazienza di ascoltarmi dentro, la determinazione di allontanare me stessa dalla trama e la tolleranza di assecondare anche le virate improvvise che sentivo necessarie al concretizzarsi della storia. E - dice - anche quando ho terminato di scriverlo ha continuato a “rimescolarsi” dentro, come qualcosa che cerca di adagiarsi sul fondale ma non ci riesce a causa dell’oscillazione delle onde.Ho cercato di capire l’esatto momento nel quale ha acquistato i contorni netti di una storia ma si è resa necessaria una certa “distanza”: quando “vivi” la trama dall’interno è impossibile comprenderla nella sua dimensione completa, è soltanto rileggendola dopo un certo periodo di tempo (la cosiddetta “sedimentazione”) che ho capito».
Anche nel suo secondo romanzo Chiara affronta il tema della solitudine: «Condizione apparentemente lineare racchiude a mio avviso una fitta rete di sensazioni che vanno inevitabilmente a comporre la natura di ciascuno di noi: imparando a stare da soli, si diventa parte del tutto». Che poi, secondo la stessa autrice è anche lo stato essenziale per chi scrive. «Per un autore, che lo sia per mestiere o per diletto, è fondamentale saper convivere in armonia con la propria solitudine. Ascoltarla, respirarla, viverla senza temerla».
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