Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 17 Agosto 2013
Soccorsi a Mello e Valmasino
Defibrillatori nelle farmacie
I due paesi si stanno dotando dei kit di pronto intervento cardiaco
Quando il salvavita verrà attivato scatterà l’allarme diretto al 118
Defibrillatori semiautomatici nelle farmacie di montagna: a Mello e a Valmasino saranno dislocati i kit salvavita per garantire interventi rapidi anche nei luoghi più difficilmente raggiungibili dai mezzi di soccorso. Hanno aderito al progetto regionale che si sta attuando in tutta la Lombardia i Comuni di Mello e Valmasino che stanno adottando la misure preparatorie per la sistemazione dei defibrillatori in corrispondenza dei punti farmaceutici dei due paesi.
L’attivazione vera e propria è prevista per il mese di settembre. «L’obiettivo - spiega il sindaco di Mello, Fabrizio Bonetti - è essere operativi per intervenire in caso di emergenza. Una manovra ben fatta nei primi 4 minuti aumenta di molto le probabilità di salvare la vita a un infartuato, l’ambulanza arriva in media dopo 8 minuti e il coinvolgimento di tutti diventa dunque importante».
Per questo motivo oltre alla strumentazione tecnica, si sta facendo formazione sul territorio, non solamente per i farmacisti, « ma anche coinvolgendo volontari che saranno pronti ad operare in caso di bisogno - sottolinea Bonetti -. Per utilizzare in modo adeguato i defibrillatori e contribuire a salvare vite umane servono persone preparate. Per questo oltre alla preparazione formazione del farmacista sarà necessaria quella dei residenti».
Al momento sono a disposizione dei due centri abitati le teche in cui sarà alloggiato il defibrillatore, uno nella farmacia di Valmasino l’altro sulla parete esterna all’ingresso del municipio di Mello dove, al piano terra, ha sede anche la farmacia. Il dispositivo è collegato telematicamente al 118, quando sarà in funzione, una volta aperto il contenitore, scatterà l’allarme e quindi l’avviso ai soccorsi. In base al progetto regionale è consentito l’uso del defibrillatore semi-automatico in sede extra-ospedaliera anche al personale non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare.
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