
Cronaca / Oggiono e Brianza
Lunedì 26 Maggio 2014
Sirone: la crescita corre
sulle quattro ruote
Co.Stamp di Sirone ha inaugurato tre aree produttive: dal 2012 investiti 10 milioni di euro
L’impresa lavora per il settore auto, negli ultimi cinque anni ha aumentato l’organico di cento unità

LECCO
Cresce la Co.Stamp di Sirone. Cresce e investe e, a loro volta, gli investimenti le consentono di crescere in un circolo virtuoso che è delle eccellenze imprenditoriali. Nel Lecchese ce ne sono molte di imprese che hanno conquistato la leadership di nicchie più o meno ampie di mercato. Campioni che danno continuità alla tradizione delle produzioni lecchesi.
Cresce la Co.Stamp che produce stampi per pressofusione dell’alluminio. Ieri a Sirone ha inaugurato tre aree produttive, per complessivi seimila metri di superficie coperta. L’appuntamento è stata l’occasione per aprire i cancelli dell’azienda ai familiari dei dipendenti, in una sorta di family day. Come spiega Marco Corti - che della Co-Stamp è amministratore delegato - «dal 2012 abbiamo investito almeno 10 milioni: ci sono i capannoni con gli impianti, c’è l’acquisizione di un’azienda a Torino, specializzata nella produzione di stampi per la plastica, c’è la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie».
Ma in quali mercati si muove la Co.Stamp? I clienti di riferimento - con i quali realizza più del 90% delle vendite - sono le case automobilistiche. Mercato non facile e molto competitivo: per sopravvivere bisogna distinguersi per qualità e tecnologia. Ma non basta: «Nell’auto è fondamentale rispettare sempre gli standard qualitativi e i tempi di consegna. La scommessa che facciamo con i nostri clienti - sottolinea Marco Corti - è produrre stampi complessi in tempi strettissimi. E spingere al massimo sul servizio. Sono risultati che si raggiungono se dentro l’azienda tutti si sentono parte di una squadra che lavora ad un obiettivo comune». E poi bisogna essere bravi a capire e a risolvere i problemi proposti dal cliente.
E’ il famoso problem solving che è la forza di tante imprese lecchesi che, per dimensione, non possono competere sulle produzioni standardizzate e sui grandi volumi. Un esempio? A Sirone sono arrivati i progettisti della Lamborghini, marchio italiano di proprietà Volkswagen. Avevano il problema della griglia posteriore in alluminio della Huracan. Avevano provato e riprovato, ma non riuscivano a venirne a capo. Ebbene, al problema hanno provato ad applicarsi i tecnici della Co-Stamp e hanno trovato la soluzione. Sono questi i risultati che accrescono le credibilità di un’azienda. E così - forte dei prodotti e del servizi offerti - l’impresa di Sirone può annoverare tra le altre commesse nelle quali è impegnata: gli stampi per le portiere del primo Suv della Maserati, gli elementi di sostegno delle batterie dello scooter elettrico della Bmw, gli stampi delle portiere della Porsche Panamera.
Il grafico dei fatturati della Co.Stamp ha un andamento in salita: nel 2009 i ricavi erano di 18 milioni, lo scorso anno sono stati di 31,5, con una quota export del 60%. «E per quest’anno - dice Marco Corti - le stime, prudenziali, indicano un giro d’affari di 35-36milioni». Con i numeri del bilancio sono cresciuti anche quelli dell’occupazione. Oggi Co.Stamp dà lavoro a 190 persone (erano 90 cinque anni fa), 135 delle quali occupate a Sirone, mentre i rimanenti sono suddivisi tra la Pama di Brescia e l’unità torinese.
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