Cronaca / Valchiavenna
Domenica 05 Luglio 2015
«Sindaci contro l’autonomia
Traditori, dovete dimettervi»
La polemica è in rete dopo la pubblicazione del documento di dissenso alla “carta di Chiavenna”. Ora è caccia ai nomi dei firmatari
Polemica violentissima e decisamente “social” quella scoppiata ieri su Facebook tra gli amministratori della Valchiavenna. Oggetto della querelle la scelta di otto sindaci del mandamento valchiavennasco di sottoscrivere il documento di dissenso nei confronti del progetto di legge sul riconoscimento dell’autonomia alla Provincia di Sondrio, circolato nei giorni scorsi e promosso dal sindaco di Morbegno. Notoriamente molti sindaci ritengono che la “Carta di Chiavenna” sia stata stravolta e di autonomia ce ne sia ben poca. Una visione contrapposta a quella di chi vede nel progetto un primo passo avanti.
Il sindaco di Piuro con un polemico post su Facebook interviene sulla vicenda: «Otto sindaci della Valchiavenna hanno sottoscritto chiedendo a Maroni di non approvare la legge che da martedì ci dà autonomia e finanze per poter gestire l’ente e le nostre valli. Traditori del territorio e dei propri elettori! Per inciso io non sono uno degli otto sindaci firmatari».
I comuni indicati, sui quali ormai non c’è più dubbio alcuno, sono Novate Mezzola, Prata Camportaccio, Samolaco, Gordona, Menarola, Villa di Chiavenna, Campodolcino e Madesimo. In pratica la maggioranza di Comunità Montana.
Sibillino, ma nemmeno poi tanto il presidente della Provincia, e sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta: «C’è chi sceglie di metterci la faccia e provare a fare passi avanti e chi di metterci una firma per evitare che nulla cambi. Questione di prospettive».
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