Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 06 Luglio 2015
Silva non ha dubbi: «Quel rogo a Cercino è doloso, ho fatto i nomi»
L’uomo racconta della corsa nella notte per raggiungere la Bassa Valle dalla Brianza per poi trovare soltanto le macerie dello chalet del 1871 ereditato dal nonno.
«Sono certo che si tratta di un incendio doloso. Si tratta certamente di gente che viene dalla Brianza». Ne è certo Massimo Silva, il proprietario dell’edificio andato distrutto nelle fiamme nella notte tra giovedì e venerdì, che ne parla nell’edizione on line di ieri del quotidiano “Il cittadino” di Monza Brianza. Silva, residente nella frazione San Giorgio del comune di Biassono, affida al giornale locale lo sfogo per quanto accaduto e alcune precise accuse. «Ho già fatto denuncia sia ai carabinieri del posto che a quelli della stazione di Biassono - racconta -. So per certo che non si tratta di gente di Cercino, dove io e i miei familiari siamo amati e stimati. Si tratta certamente di un incendio doloso».
L’uomo racconta al giornale della corsa nella notte per raggiungere Cercino dalla Brianza per poi trovare soltanto le macerie dello chalet del 1871 ereditato dal nonno. Silva si dice certo dell’origine dolosa: «Tre settimane fa siamo venuti a Cercino e come sempre, ogni volta che chiudiamo la casa stacchiamo tutti gli elettrodomestici e gli interruttori - ha raccontato -. I testimoni hanno raccontato di aver sentito un boato e poi le fiamme. Per buttare dentro il materiale infiammabile è stata spaccata la grande vetrata in vetro cemento». Ai carabinieri che indagano sull’incendio, che ha coinvolto anche un’altra abitazione dove dormivano in tutto cinque persone - quattro tra bambini e ragazzi e una donna - il proprietario della casa da cui sono partite le fiamme ha fatto nomi e cognomi dei sospettati e le circostanze su cui si fondano le sue accuse.
«Era in centro paese - dice Silva della casa ereditata dal nonno - adesso nella strada principale di Cercino non ci sono che macerie». Insieme alla rabbia anche la consapevolezza che l’accaduto poteva avere conseguenze peggiori: l’uomo che abita al piano terra dell’edificio bruciato era lontano da Cercino per lavoro, mentre le due famiglie dell’abitazione di fronte andata in fiamme a seguito dello scoppio dell’incendio nella casa di Silva sono riuscite a uscire prima che fosse troppo tardi. «Per fortuna non ci sono stati feriti - ha raccontato Silva a “Il cittadino” - le fiamme si sono viste anche in vallata. Sul posto è intervenuto subito il sindaco di Cercino che si è rammaricato per l’accaduto assicurandomi comunque che mi avrebbe trovato una casa per permettere a me e ai miei familiari di poter continuare a trascorrere le vacanze in paese».
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