Cronaca / Circondario
Giovedì 06 Novembre 2014
«Sì, a Consonno avanti le ruspe»
Ma l’assessore lecchese Tavola rilancia: «Chiamiamo Cattelan, una sua opera sarebbe un’attrazione»
Demolire Consonno. Abbattere i ruderi fatiscenti di quella che è stata la “Città del divertimento”, ideata e creata dal conte Mario Bagno dopo aver distrutto un borgo e sfrattato gli abitanti. Sta suscitando scalpore l’ipotesi, perché di questo al momento si tratta, di un’ordinanza studiata dalla Prefettura e dal comune di Olginate per far sì che la proprietà della collina, in mano agli eredi del conte, metta in sicurezza definitivamente l’antico borgo oggi degradato . Ruderi che affascinano e attirano numerosi visitatori, artisti e curiosi, ma che rappresentano un rischio per quanti raggiungono la frazione. Guarda con favore alla possibilità di una demolizione dei ruderi, anche Michele Tavola, storico dell’arte, assessore alla cultura a Lecco, nato e cresciuto a Olginate. «Come tutti gli olginatesi della mia generazione sono affezionato a Consonno. Ci andavo in bici da bambino e a far bisboccia. Non si può negare un certo fascino da “paese fantasma”, ma per fare un’analisi seria occorre una contestualizzazione storica. Gli edifici di Consonno non hanno nessun valore storico e nessun valore artistico». Quindi come amministratore condivide il pensiero dei colleghi di Olginate: «La priorità è la sicurezza di chi frequenta la collina.Non escludo a priori che si possa preservare qualche elemento simbolico, ma simbolico e memoria di che cosa? Di una specie di Las Vegas nostrana degli anni ’70». E Tavola lancia con una proposta.«Pensando a tutti i personaggi che scoprono Consonno per la prima volta, rilancio pensando al futuro: contestualmente alla messa in sicurezza si può pensare a un nuovo intervento, questo sì di ordine realmente e volutamente artistico. Gli uomini di spettacolo di fama nazionale che oggi si sono presi a cuore Consonno potrebbero finanziare l’intervento di un grande artista di livello internazionale che lasci un segno indelebile e richiami l’attenzione di amanti dell’arte e turisti. Sarebbe bello che tra una passeggiata e un picnic, Consonno attirasse per la presenza di un’opera di Cattelan o Kiefer».
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