Cronaca / Lecco città
Domenica 17 Maggio 2015
Sentenza frena la corsa di Valassi?
Gli esperti sono divisi
Il Tar della Calabria annulla il terzo mandato del presidente della Camera di commercio di Reggio, ma a Lecco la situazione sarebbe diversa
Si è tenuta l’altro ieri sera a Lecco la seconda riunione della Consulta dei professionisti in questi giorni impegnati nell’analisi della sentenza con cui il Tar di Reggio Calabria dichiarato ineleggibile per il quarto mandato il presidente della locale Camera di Commercio.
Si stringono le fila nella partita più importante per l’economia locale che andrà a conclusione a fine mese e ora un nuovo incontro della consulta è fissato per la prossima settimana. Lo scopo di notai, avvocati e commercialisti lecchesi è capire se quanto deciso dal giudice in Calabria possa avere conseguenze sulla candidatura dell’attuale presidente della Camera di Commercio Vico Valassi, in corsa per il suo terzo mandato.
E il parere dei professionisti in proposito ora conta parecchio visto che, arrivati ormai alla conta finale dei consensi in consiglio, il loro si preannuncia come voto determinante per stabilire chi fra i due candidati in campo, Valassi e il presidente di Confindustria Lecco Giovanni Maggi, guiderà l’ente nei prossimi cinque anni.
Sull’effetto, o meno, della sentenza calabrese a Lecco interpelliamo i tecnici della situazione; tutti hanno pareri precisi ma nessuno vuole dichiararsi apertamente, ma in proposito si delineano due schieramenti di campo.
Da una parte c’è chi sostiene che «la sentenza di Reggio Calabria non ha nulla a che vedere con la situazione lecchese, quindi Valassi può ricandidarsi». E’ la parte che sottolinea come «il presidente calabrese abbia avuto la sua prima nomina nel 1998 per un primo mandato di cinque anni, rinnovato fino al 2009 secondo le regole dell’epoca». Poi lui ha continuato ricandidandosi altre due volte, ma non avrebbe potuto perché nel maggio 2005 una nuova legge ha stabilito la possibilità di un mandato più due rinnovi di cinque anni ciascuno, ma solo per i nuovi candidati. Tant’è che il ricorso fatto dalla Confindustria locale al Tar in questi giorni ha fermato la corsa del presidente reggino. Valassi, sottolineano dunque i suoi sostenitori, è fuori da tutto ciò semplicemente perché, partendo dalla sua nomina avvenuta nel giugno del 2005, si muove nel solco di quanto permesso dalla nuova legge.
E poi c’è l’altra campana, quella di chi, fra tecnici e professionisti locali protagonisti diretti o indiretti dell’esito del voto, invece dice che «innanzitutto – e qui a parlare è un avvocato – la sentenza calabrese ricorda un principio tranchant secondo cui non si può andare oltre i tre mandati. E, cavilli legali a parte, nella sostanza a Lecco Valassi è al suo sesto mandato, visto che la prima volta è stato eletto nel 1993. Ma a parte ciò – aggiunge – è vero che il Tar dice che la legge del 2005 non si applica a chi era in carica prima, ma ora il punto è stabilire se questa nuova legge abbia o meno abrogato la legge precedente. Il Tar dice di no e ciò significa – conclude – che ad esempio chi era già in carica nel 2001, come Valassi, a scadenza nel 2005 avrebbe potuto essere rinnovato solo una volta e non due. Quindi con questa lettura Valassi non avrebbe potuto espletare neppure questo mandato 2010-2015 che sta per chiudersi».
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