Cronaca / Lecco città
Domenica 21 Giugno 2015
Segnali di ripresa
dell’export lecchese
Meglio le vendite negli Usa e paesi extra Ue
In Europa dati positivi con Regno Unito e Spagna
Già i dati economici diffusi a inizio giugno dalla Camera di Commercio di Lecco avevano registrato una crescita delle esportazioni pari a 3,7 miliardi di euro, lo 0,1% rispetto al 2013.
Una crescita più contenuta rispetto alla media lombarda (+1,4%) e italiana (2%), e tuttavia accompagnata da un sensibile incremento percentuale delle importazioni (+6,3%, per 2,2 miliardi di euro, a fronte di un -0,3% regionale e del -1,6% nazionale), un dato solitamente legato all’aumento di consumi e che porta il saldo della bilancia commerciale in positivo per un miliardo e mezzo di euro ma in calo del 7,7% sul 2013.
Ora, con un primo trimestre 2015 che ha visto la produzione industriale lecchese segnare il maggior tasso di crescita regionale e con diversi imprenditori locali che sull’export registrano i primi effetti positivi dell’euro debole sul dollaro, i dati nazionali Istat confermano un sensibile miglioramento della bilancia commerciale negli ultimi tre mesi.
L’edilizia resta in rosso
In particolare, col dato di aprile, che ha registrato tre miliardi di euro di export aggiuntivo, i primi quattro mesi di quest’anno si sono chiusi con una crescita del 4,6% sul 2014, in un quadrimestre in cui anche le importazioni totali segnano una crescita del 9,3%.
Ciò anche se ad aprile l’avanzo complessivo, pari a 3,7 miliardi, è di soli 200 milioni di euro superiore rispetto al primo quadrimestre dell’anno scorso.
La crescita riguarda gran parte dei settori, con le vendite di auto al primo posto (+51%), ma non l’edilizia che invece continua a perdere, con un nuovo calo dello 0,3% in aprile rispetto a marzo e complessivamente del 3,2% in un anno.
Nelle esportazioni del primo quadrimestre la maggior crescita riguarda soprattutto i Paesi extra Ue, che registrano il +12,3%, ma l’Europa, dove si registrano i maggiori volumi, segna comunque un incremento del 6,4%. In Europa i dati migliori sono quelli di Regno Unito e Spagna, mentre rallenta la Germania che tuttavia per le imprese metalmeccaniche lecchesi continua a essere un mercato primario.Nei Paesi extra Unione europea si distingue il balzo percentuale delle vendite negli Stati Uniti (+36%, mentre a Lecco nel 2014 è cresciuto del 10,8%), mentre a rallentare è la Russia con la quale comunque molte aziende lecchesi continuano a fare affari.
Una forte integrazione
Sempre rispetto ai dati locali del 2014, Lecco si è distinta per il dato fortemente qualitativo del suo livello di integrazione economica internazionale, con un indice di 68,8, oltre la media regionale (67) e nazionale (51,6).
Restano segnali di incertezza
Anche a Lecco, dove il solo settore metalmeccanico assorbe quasi il 40% delle esportazioni, resta tuttavia un miglioramento che le imprese avvertono con alti e bassi.
A spiegare la situazione il coordinatore del distretto metalmeccanico Giovanni Pastorino che si dice «sempre prudente nel valutare le crescita da zero virgola». Insomma la tendenza positiva è assai timida visto che dopo il primo trimestre positivo, in aprile e maggio per molte aziende gli ordini sembrano registrare nuovi rallentamenti. Un po’ poco per avere la certezza che la strada giusta è stata imboccata.
M. Del.
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