Sede Avis: le lamentele?

«Arrigoni fa la vittima»

Il sindaco ora contrattacca: «L’acqua c’è, basta aprirla»

«Solo strumentalizzazione»

«Siamo riconoscenti ai volontari che fanno il bene della comunità: non a chi specula sul sangue donato per mettersi in evidenza».

Dura presa di posizione del sindaco, Roberto Ferrari, sulla questione della sede, di cui varie associazioni sono pressoché prive attualmente.

Giorni fa sono tornate a segnalarlo il “Moto club” e l’Avis: soprattutto quest’ultima ha suscitato scalpore poiché si ritrova nell’ex ospedale di via Locatelli, dunque in una proprietà pubblica ma «senza neanche l’acqua per andare al bagno».

Informa il sindaco: «L’acqua c’è: da quando, però, è gelata nei tubi provocando danni, ne ho disposto la riapertura controllata».

Quanto all’Avis: «L’ex presidente Battista Arrigoni – accusa Ferrari - lo ha strumentalizzato agendo da esponente dell’opposizione prima di diventare (come è oggi) consigliere. Quella è forse l’unica associazione con un bilancio florido: mostri il conto corrente, all’insegna della trasparenza. Arrigoni l’ha portata ad atteggiarsi come fosse la sola a salvare il mondo»

Tutti i dettagli nel servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola martedì 18 giugno.

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Eco di Bergamo Le lamentele dell’Avis