Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 11 Maggio 2015
Scuola, Zini insiste da Livigno: «A Tirano serve un convitto»
Il Pinchetti è frequentato da 189 studenti provenienti dall’Alta Valle. Dal Piccolo Tibet i ragazzi costretti a prendere ogni giorno il taxi
«È una questione che ho sollevato in tutte le sedi in cui ho avuto l’occasione di parlare di scuola e di ricettività studentesca e che andrà risolta al più presto».
Parla il vicesindaco di Livigno, Narciso Zini, in merito all’assenza di un convitto od ostello della gioventù a Tirano, che possa ospitare gli studenti dell’Alta Valle, in particolare di Livigno, che frequentano l’Istituto di scuola superiore Pinchetti a Tirano. Sui 957 iscritti, infatti, in base ai dati diffusi dalla segreteria della scuola, sono 189 gli studenti dell’Alta Valle: 23 di Livigno, 55 di Valdidentro, 56 di Valdisotto, 21 da Valfurva, 35 da Bormio. A questi si aggiungono 8 studenti della Valcamonica, parecchi anche da Sondrio (13), da Sondriese e dalla Bassa Valle (3 da Morbegno, 3 da Talamona), mentre gli studenti di Tirano sono “solo” 313, insieme ai 90 di Grosio, 65 di Sondalo, 74 di Villa, 29 di Bianzone, 27 di Grosotto e 23 di Aprica.
Ma la mancanza di un convitto è sentita particolarmente dagli studenti del Piccolo Tibet.
«Livigno non è dietro l’angolo - afferma Zini -. Sei dei nostri ragazzi, ogni giorno, affrontano la trasferta a Tirano per andare a scuola, con grande difficoltà ed elevate spese. Infatti partono in taxi da Livigno per arrivare fino a Semogo dove poi prendono il pullman per Tirano e lo stesso vale per il ritorno. Le famiglie dividono la spesa del taxi, che però non è irrilevante nel corso dell’intero anno scolastico. In pratica i ragazzi partono alle 6 di mattina e impiegano un’ora e mezza se non di più per arrivare a scuola. Altri ragazzi di Livigno sono riusciti a trovare una sistemazione presso famiglie o parenti nel Tiranese».
Zini precisa anche che il Comune di Livigno si è «impegnato nei confronti della Provincia versando una percentuale di diritti speciali per la viabilità e la convittualità studentesca, ma il problema non è stato affrontato con la dovuta attenzione». Quanto alle possibili soluzioni, di vecchia data è il progetto di trasformare in ostello la sede della fondazione Camagni (di cui Zini, peraltro, è presidente) in via Visconti Venosta a Tirano, ma per ristrutturare lo stabile servono soldi e la fondazione, finché non si riuscirà a vendere l’ex cinema Italia, non ne ha.
In alternativa Zini ricorda i lavori appaltati per la ristrutturazione del convitto al Vallesana di Sondalo, «che, trovandosi a metà strada fra Bormio e Tirano, potrebbe andare bene per la frequentazione delle scuole sia di Bormio sia di Tirano. Potrebbe essere una soluzione, ma è indispensabile che vengano mantenuti i corsi al Vallesana».
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