Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 07 Gennaio 2014
«Scuola, l’autonomia
della Damiani è salva»
Paolo D’Italia, presidente del consiglio di circolo della primaria sotto la ferrovia a Morbegno, è soddisfatto - «La Regione ci ha dato ragione, ora dovremo confrontarci con i genitori delle classi quinte»
«L’autonomia della Damiani è salva: è l’obiettivo che ci eravamo prefissati, io ci ho sempre creduto ed ero fiducioso che la Regione, alla fine, avrebbe optato per i due istituti comprensivi». A parlare, oggi, è Paolo D’Italia, rappresentante dei genitori e presidente del consiglio di circolo della scuola della zona nord della città, che lo scorso inverno trainò il fronte del “no” all’istituto unico, «troppo grande per una realtà montana, con pochi abitanti come la provincia di Sondrio, che avrebbe avuto enormi problemi di gestione con un unico dirigente, chiamato a guidare un mega-istituto da 1.500 studenti, con un nutrito corpo docenti e problemi sempre più complessi da affrontare, anche dal punto di vista dell’evoluzione normativa, praticamente ogni giorno».
D’Italia, con l’appoggio dalla direzione didattica della Damiani, della maggioranza dei genitori e dei docenti della scuola, promosse anche una raccolta firme che venne inviata alla Provincia di Sondrio, che finì per sponsorizzare lo sdoppiamento della Vanoni e la creazione dei due istituti.
«Al più presto convocheremo un’assemblea pubblica a cui inviteremo tutti i genitori delle classi quinte della Damiani - anticipa D’Italia - io credo che i ragazzi che concluderanno il ciclo della primaria in questo istituto saranno iscritti qui automaticamente, salvaguardando comunque la possibilità delle famiglie di spostarsi sulla Spini-Vanoni, nel caso in cui ad esempio si sia orientati verso l’indirizzo musicale. Qui alla Damiani l’offerta formativa, per garantire un’opzione alternativa e didatticamente appetibile, si proporrà l’inglese potenziato, visto che la conoscenza di questa lingua rappresenta oggi un elemento fondamentale per farsi strada nel mondo del lavoro».
E se la scuola media resterà ancora per qualche anno alla Vanoni, con classi e docenti distinti dal punto di vista della governance e il passaggio sarà graduale - a settembre faranno capo alla Damiani soltanto le sezioni delle prime classi - D’Italia auspica che il comune arrivi presto alla decisione di realizzare un seconda scuola media sotto la ferrovia. «Si è persa l’occasione di ampliare l’edificio scolastico di via Prati Grassi alcuni anni fa, quando il comune intervenne per il rifacimento del tetto - ricorda il rappresentante dei genitori - all’epoca si disse che non c’erano le risorse per aggiungere un piano, ma forse non si è cercato abbastanza, ci auguriamo che l’amministrazione che verrà dopo le elezioni possa mettere nel suo programma tra le priorità la realizzazione di nuovi spazi per la secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo Damiani che adesso è finalmente una realtà».
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