Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 14 Marzo 2014
Scuola, la grande crisi
degli organi collegiali
Il preside dell’Iti, Messina, chiede un intervento
per dare forza a istituzioni poco rappresentative
«Sono nate 40 anni fa, adesso serve una riforma»
Ripensare e riorganizzare gli organi collegiali del mondo della scuola: un concetto sul quale con forza interviene il preside dell’Iti Mattei di Sondrio Mario Massina, secondo cui servirebbe un’intervento forte, al fine di restituire a quelli che sono gli organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche un giusto equilibrio.
Partendo da un dato di fatto: la percentuale assolutamente risicata, con la quale sempre più spesso un genitore viene eletto presidente del consiglio d’istituto «che è l’organo più importante della scuola, quello che decide e detta gli indirizzi di una qualunque scuola» pone l’accento Messina, premettendo che «la componente della famiglia è indispensabile e fondamentale all’interno degli organi collegiali e della organizzazione scolastica».
Una voce importante, quella delle famiglie, «che però deve essere espressione democratica di un largo consenso».
Ma numeri alla mano, questo consenso popolare non c’è. Con buona colpa delle famiglie che spesso - soprattutto genitori degli alunni del triennio - disertano le elezioni degli organi collegiali.
«Mi chiedo che rappresentatività possa avere un presidente del consiglio d’istituto che nella maggior parte dei casi non raccoglie il 10% dei consensi» e che con questa percentuale si trova a presiedere «il gruppo che decide». Ad esempio all’Iti Mattei chi ora siede ai vertici del consesso più importante ha ricevuto 10 voti su 1.700 dei genitori potenziali elettori, «il che equivale a uno 0,9%: sia ben chiaro, la mia non è una battaglia contro le famiglie» ribadisce.
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