Cronaca / Valchiavenna
Martedì 17 Dicembre 2013
Scuola d’infanzia da salvare
Già 150 firme a Prosto
I promotori, un gruppo di genitori sostenuti da altri abitanti, hanno scritto al Comune - «Ci sono più alunni qui che a Borgonuovo e sarà così anche negli anni a venire»
Silenti e pacifici, ma non disinteressati. Perché la scelta di mantenere la scuola dell’infanzia a Prosto ha delle precise ragioni. Con questo pensiero un gruppo di genitori dei bambini che frequentano l’asilo di Prosto di Piuro hanno organizzato una petizione e hanno raccolto circa 150 firme. Poi hanno inviato la lettera ai sindaco e ai consiglieri del Comune di Piuro.
«Nella premessa e nell’auspicio della decisione migliore per tutti, nell’interesse di tutti, ci sembra equo e corretto illustrare alcune brevi osservazioni a favore del mantenimento della scuola dell’infanzia di Piuro nell’attuale sede di Prosto», scrivono i genitori con il supporto di altri cittadini.
I punti dell’analisi sono sostanzialmente tre. Al primo posto c’è la funzionalità della scuola, che non ha mai evidenziato problematiche logistiche o strutturali, non è a rischio per il numero di iscritti e può ospitare due sezioni. Poi ci sono i numeri: «La scuola di Prosto accoglie oggi un maggior numero di alunni rispetto a Borgonuovo e sarà così anche in futuro. Una corretta politica dei trasporti suggerirebbe di ricorrere al trasporto su scuolabus laddove il numero degli alunni risulti essere minore. Fermo restando che i bambini di Santa Croce, Boate e Scilano devono essere comunque trasportati, il raffronto numerico fra Prosto e Borgonuovo porterebbe a ritenere più giustificato uno spostamento verso Prosto»
Premesso che le due scuole sono idonee, i promotori della petizione rilevano anche che a Prosto ci sono «un irraggiamento solare anche nei mesi invernali che consente di uscire in giardino, un ampio salone e il riscaldamento a pavimento e la facilità di accesso e manovra per lo scuolabus».
Osservazioni chiare, insomma, giunte sul tavolo del Comune nel momento della decisione. La scelta sarà basata soprattutto sulla relazione di un ingegnere, ma non vanno trascurate altre variabili. Come il fatto che il passaggio avverrà nell’anno delle elezioni.
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