Sicurezza e prevenzione al Mandic, ma solo a parole. Le direttive del preposto alla sicurezza nell’azienda ospedaliera nel presidio di via Cerri sono infatti disattese
Non per cattiva volontà ma perché l’economato non dà il via libera ad un acquisto che costerebbe qualche euro in più ma permetterebbe di risparmiare sulle giornate lavorative perse in caso di infortuni.
Tutto inizia la scorsa primavera quando Antonino Mario Franco, responsabile per la sicurezza aziendale, durante un incontro con gli operatori, sottolinea che le scarpe chiuse sono più sicure degli zoccoli.
A Merate, la raccomandazione viene presa alla lettera. Qualche giorno più tardi, due operatori sanitari del pronto soccorso chiedono le scarpe al caposala. Il quale però non può soddisfarli, non avendole a disposizione.
Per andare incontro alla richiesta dei sottoposti, inoltra la richiesta all’ufficio economato. Il quale, dopo mesi, chiede conto al responsabile della sicurezza. Franco conferma quanto detto ma, ancora oggi, ai piedi dei richiedenti ci sono sempre gli zoccoli. Né, soprattutto, si sa se e quando a Merate giungeranno le scarpe. Che costano, il doppio degli zoccoli: 20 euro invece di 10.
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