Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 31 Luglio 2013
Scampanata in piena notte
a Chiavenna: era un guasto
Hanno suonato a festa per venti minuti a un volume altissimo, svegliando mezza città. Campane del campanile di San Lorenzo completamente in tilt durante la notte tra lunedì e martedì.
Hanno suonato a festa per venti minuti a un volume altissimo, svegliando mezza città. Campane del campanile di San Lorenzo completamente in tilt durante la notte tra lunedì e martedì.
Poco prima delle due di notte le grandi campane che caratterizzano la torre civica della città hanno cominciato a suonare all’impazzata. Impossibile non sentirle, soprattutto con le finestre aperte, anche a centinaia di metri di distanza.
Il suono fortissimo e ripetuto a lungo ha svegliato tutti, spaventando anche qualcuno che ha pensato si trattasse di un allarme di qualche tipo. Tutta la parte nord-est dell’abitato di Chiavenna ha sentito i rintocchi distintamente. Per quelli che abitano in centro storico un risveglio davvero brusco.
Persino i Carabinieri hanno telefonato in parrocchia per avere ragguagli su quanto stava accadendo.
Nessun mistero, né nessun campanaro impazzito, dietro l’episodio. Semplicemente il sistema elettronico che da alcuni anni regola l’orologio del campanile e il rintocco delle campane ogni mezz’ora durante il giorno ha cominciato a funzionare a casaccio. I problemi, in realtà, erano già iniziati durante il mattino.
Poco prima delle 11 un fulmine ha colpito il campanile, fermando l’orologio: «Il fulmine – spiega l’arciprete don Ambrogio Balatti – ha bruciato la scheda del computer che regola il sistema. Immediatamente ho chiamato la ditta che effettua la manutenzione di questo impianto decisamente delicato. Si è trattato di un botto fortissimo che ha bruciato anche il filtro del telefono della mia abitazione. Non ho provveduto subito a staccare la corrente e durante la notte l’impianto è entrato in funzione, ovviamente con le regolazioni completamente sballate. All’inizio pensavo che il sistema si stesse rimettendo in funzione autonomamente e che le campane stessero suonando l’ora, ma subito mi sono accorto che qualcosa non andava e mi sono alzato per spegnerle».
Durante la giornata di ieri l’impianto è stato staccato e le campane suonate a mano. Il campanile è fermo e lo sarà fino a quando non ci sarà l’intervento della ditta manutentrice. Al mattino in città non si parlava d’altro. Soprattutto perché in pochi si erano accorti che da lunedì mattina le lancette dell’orologio del campanile non giravano più e non tutti sanno che il sistema è regolato elettronicamente. Ovviamente tante e tutte strampalate le teorie elaborate dai cittadini durante i venti minuti in cui il silenzio che avvolgeva la città è stato interrotto: dall’allarme lanciato dal parroco per un furto o un incendio a quello per segnalare problemi all’invaso della diga dell’Albigna.
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