Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 24 Febbraio 2015
Sanità, più esami e meno ricoveri
In crescita le prestazioni ambulatoriali sui non ospedalizzati: ora sfiorano le 550mila all’anno. Saporito: «Diagnosi, abbattuti i tempi di attesa durante l’operazione “Ambulatori aperti”».
Sono tutti in crescita i parametri relativi alle prestazioni sanitarie effettuate dai servizi dell’Azienda ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna nel 2014, a fronte di una leggera riduzione dei posti letto, pari al 2% (706 sui 719 del 2013).
E, in particolare, a crescere sono state le prestazioni ambulatoriali esterne, cioè le visite specialistiche effettuate su persone che non sono ospedalizzate, che segnano un + 5% rispetto al dato 2013. Siamo, infatti, passati, da quota 521.409 prestazioni di questo tipo, nel 2013, a 549.737 lo scorso anno.
A sottolineare questo aspetto, insieme a molteplici altri, ieri mattina, nell’aula magna dell’Azienda ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna, è stata Maria Beatrice Stasi, direttore generale, affiancata da Tommaso Saporito, direttore sanitario, ed Emanuela Tanzi, direttore della Struttura controllo di gestione aziendale.
«Va detto che sul piano della specialistica ambulatoriale lavoriamo, si può dire, pressoché in regime di monopolio - ha detto Stasi - però l’aumento delle prestazioni erogate è assai significativo ed emblematico di una innegabile attrattività del settore, tanto più che al + 5% relativo alle visite specialistiche verso esterni, va aggiunto anche il + 1% di tutte le altre prestazioni ambulatoriali che comprendono quelle rese dai servizi diagnostici, dai laboratori analisi e dalle anatomie. Per un totale di 1 milione e 909mila prestazioni di questo tipo a fronte del milione e 891mila effettuate lo scorso anno».
E nel novero di queste prestazioni, ricordiamolo, vanno inserite quelle 3717 prestazioni ambulatoriali aggiuntive rese in orario serale e nei fine settimana «dal 19 maggio al 31 luglio dello scorso anno - ha precisato Tommaso Saporito - e, poi, ancora, da inizio settembre al 31 dicembre scorso. Fermo restando che, ora, siamo già ripartiti con questo tipo di attività, come da indicazioni regionali, confermando tutte le prestazioni effettuate lo scorso anno sui quattro ospedali».
E, in particolare, fuori orario canonico, si sono potute e, tutt’ora, si possono prenotare gastroscopie e colonscopie su Sondalo e Sondrio, e la sola colonscopia su Morbegno, la diagnostica vascolare su Sondalo, Sondrio e Morbegno, la risonanza magnetica su Sondalo, l’Ecocardiografia su Sondrio e Morbegno, la visita oculistica su Sondrio, e l’ecografia urologica su Chiavenna.
«Con abbattimento drastico delle liste d’attesa per tutte queste indagini diagnostiche, durante l’operazione “Ambulatori aperti” - ha sottolineato Saporito - e con riduzione anche del fenomeno “drop out”, iniziale, dovuto al fatto che in parecchi prenotavano fuori orario, per, poi, non presentarsi alle visite. Ora questo aspetto è del tutto contenuto, se non scomparso, e ciò agevola di molto il servizio rendendolo agevole per tutti e meno costoso».
Ad aumentare, peraltro, nel 2014, è stato anche il numero degli interventi chirurgici «passati da 12.493 a 12.917 - ha detto Stasi - , ovvero + 3%, che è un dato assai importante perché indicativo dell’appropriatezza del ricovero, tenuto presente che, anche il numero dei ricoveri è aumentato, del 2%, passando da 23.194 a 23.598».
Per un totale di 185.538 giorni di degenza, l’1% in più dello scorso anno, «atteso che - come ha sottolineato Emanuela Tanzi - i giorni medi di ricovero in area chirurgica sono di 6 massimo, e in area medica di 10, e siamo, comunque, al di sotto della media regionale».
In aumento, infine, del 3%, anche il dato relativo agli accessi ai Pronto Soccorso, compresi i Punti di primo intervento di Bormio, Livigno e Tirano, passati da 72.314 a 74.818.
«Qui una piccola riflessione si impone - ha detto Stasi -, perché, ancora, il Pronto Soccorso viene letto da alcuni come percorso accelerato verso la prestazione e, invece, noi non perdiamo occasione per ribadire che la prestazione deve seguire i canali più consoni rispetto al caso, riservato alle urgenze l’attivazione del Pronto Soccorso».
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