Cronaca / Circondario
Sabato 18 Aprile 2015
Salone del mobile
Bilancio positivo delle lecchesi
Sei aziende del territorio: dagli arredi in alluminio
alle lavorazioni in ottone, alla moquette, ai tappeti
Espositori lecchesi soddisfatti poco prima della chiusura della 54ma edizione del Salone internazionale del mobile che quest’anno è vissuta come una sorta di prova generale di Expo.
Valex di Civate, specializzata nella lavorazione dell’ottone in particolare per lampade in stile e di design contemporaneo, Besana Moquettes di Garbagnate Monastero, Fabrics Castello del Barro di Oggiono, la rete d’impresa degli artigiani di Lignum Leuci, la Corbetta Salvatore di Cassago Brianza e Altreforme di Calolzio sono le imprese locali che quest’anno hanno partecipato con un proprio stand al Salone, in aggiunta a tutte quelle che con esposizioni ed eventi si sono inserite nel calendario del Fuori Salone che continua anche oltre la settimana milanese del design. Per tutte le aziende è stata l’opportunità di presentarsi ad una clientela internazionale che, anche in questa edizione del Salone, è stata numerosa. Molti i tecnici dei grandi studi di architettura della città più alla moda, come Londra o New York.
La fiera che ha aperto i battenti martedì scorso per i primi tre giorni ha ospitato i buyer esteri nei diversi padiglioni del design e del classico oltre che del Salone Satellite.
Fra loro, uno straordinario afflusso dall’Estremo Oriente, soprattutto cinesi e coreani, e dagli Emirati Arabi, coi russi che quest’anno si sono notati assai poco fra gli stand a causa delle difficoltà indotte dai problemi legati ad una crisi geopolitica che ha fatto perdere al mobile italiano circa il 40% di quel mercato costruito in lunghi anni di investimenti e relazioni.
Le aziende lecchesi più innovative quest’anno sono tornate a investire in una manifestazione che sta per chiudere con circa 350mila visitatori provenienti da 160 Paesi.
E come ogni anno anche chi non è andato al Salone, come gli artigiani della Cna che si preparano a partecipare a Mab in Lariofiere, si aspetta che nei prossimi mesi le ricadute degli ordini che arriveranno in seguito alla fiera milanese ricadano sull’indotto locale.
Il tema riguarda un sistema lecchese che, secondo dati elaborati dall’ufficio studi di Confartigianato, fra aziende industriali e artigiane conta 161 realtà per 870 addetti (dati aggiornati al IV trimestre del 2014). Fra queste, 95 sono artigiane e occupano 244 persone, con un’incidenza sul totale pari al 59%. Rispetto al totale dei lavoratori le artigiane assorbono il 28% dell’occupazione.
Quasi tutte (95,6%) sono imprese con meno di 50 addetti e nel quarto trimestre dell’anno scorso hanno venduto all’estero mobili per un totale di 7 milioni di euro, pari allo 0,7% sul totale dell’export manifatturiero. Tuttavia, a fronte della tenuta nel numero di aziende e addetti le vendite estere nel quarto trimestre del 2014 sul 2013 sono calate del 12,5%, mentre la metà del venduto è stata assorbita da mercati Ue28, segmento in cui si è registrato un aumento del 4,3%.
Il calo più forte è stato registrato nei mercati lontani, su cui si è perso quasi un quarto del business (-24,5%).
Anche per questo i lecchesi presenti al Salone ci confermano che è in atto un ritorno, un recupero sui mercati occidentali, in particolare attraverso rapporti con i grandi studi di architettura di Londra.
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