Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 19 Maggio 2015
Sagre estive, allo studio nuove regole
La Regione sta rivedendo la sua legge nell’ottica di prevenire forme di concorrenza sleale. Ristoratori ed esercenti sperano in tempi rapidi - L’assessore rassicura: «Maggiore equilibrio a breve».
Con l’estate si avvicina la stagione delle sagre, su internet è partita una petizione per sollecitare le nuove regole per queste manifestazioni e la Regione assicura che la riforma sarà completata «in tempi brevi» per prevenire «le forme di concorrenza sleale» ai danni delle attività commerciali.
E anche in Valle ristoratori ed esercenti sperano che la normativa sia pronta quanto prima, visto che della questione a palazzo Lombardia si parla dall’estate scorsa.
A rassicurare gli operatori sull’attenzione del Pirellone è stato l’assessore regionale al Commercio e turismo Mauro Parolini, che dopo la partenza di una petizione online ha ribadito la volontà di concretizzare presto quanto previsto dalla risoluzione approvata a marzo in consiglio regionale. Obiettivo, rivedere la legge regionale sul commercio «prevedendo norme specifiche sulle sagre», ha spiegato Parolini, perché «è necessario ritrovare il giusto equilibrio fra il rispetto delle tradizioni, il principio della libera iniziativa e la tutela delle attività commerciali esistenti».
Un passaggio che ristoratori ed esercenti invocano da tempo preoccupati per l’aumento di appuntamenti che spesso «rappresentano un modo surrettizio per realizzare vere e proprie attività commerciali senza adempiere ad alcun obbligo di legge», per usare le parole messe nero su bianco giusto qualche settimana fa dall’Unione commercio, turismo e servizi di Sondrio. E secondo Parolini la parola chiave dev’essere proprio “equilibrio”, per tutelare sia l’usanza delle feste popolari, sia l’attività di bar, ristoranti e locali pubblici che devono rispettare normative ben precise. «Le sagre rappresentano un patrimonio sociale, culturale, storico, religioso ed enogastronomico da valorizzare e svolgono un ruolo importante per la promozione turistica del territorio - ha infatti sottolineato l’assessore regionale -, ma non possono diventare un escamotage per realizzare attività commerciali o per eludere gli obblighi cui il commercio, in sede fissa e ambulante, è soggetto».
Le modifiche normative che il Pirellone sta mettendo a punto «saranno finalizzate ad evitare forme di concorrenza sleale», ha spiegato Parolini, come previsto dal documento del consiglio regionale: in concreto, l’assessore ha citato «la predisposizione da parte dei Comuni di regolamenti che contengano criteri, calendari, attività di monitoraggio, condivisione nella programmazione con altri soggetti istituzionali ed associativi, sanzioni e divieti», ma anche la «valorizzazione delle sagre realmente storiche e di quelle dove la somministrazione di alimenti e bevande costituisce solo un complemento di attrattività e promozione culturale o sociale».
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