Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 29 Dicembre 2014
Sacerdoti, presenze ridotte in valle, meno messe e nelle chiese più grandi
È questo il piano messo a punto dall’arciprete di Chiavenna, don Ambrogio Balatti. «I fedeli devono guardare avanti, al di là della propria identità parrocchiale»
Meno messe festive e concentrate in chiese grandi. É questo il progetto delineato dall’arciprete di Chiavenna, don Ambrogio Balatti per cercare di ridurre l’effetto, ormai di lungo periodo, della ridotta presenza di religiosi in valle, o meglio nel vicariato di Chiavenna.
Dopo gli ultimi avvicendamenti la situazione del clero è abbastanza definita.
Don Mario Baldini e don Silvio Sperotto curano Campodolcino, Fraciscio e Gallivaggio.
Don Giovanni Case si occupa di Isola e Pianazzo, ma anche di Montespluga d’estate, a Madesimo. Don John Selvaraj è collaboratore temporaneo per la cura pastorale della parrocchia di Madesimo.
«Bisogna che i fedeli imparino a guardare avanti, al di là della propria identità parrocchiale, che siano disposti a muoversi dal loro luogo di residenza e ritrovarsi con altri cristiani a vivere la celebrazione eucaristica».
Tutti i dettagli e il quadro completo degli incarichi, nell’ampio servizio su “La Provincia di Sondrio” in edicola lunedì 29 dicembre.
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