Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 18 Dicembre 2009
Rsi in crisi di liquidità
Ma sigla un grosso ordine
La Rsi, impresa di Costa Masnaga che realizza carri e carrozze ferroviarie, sta affrontando una crisi di liquidità che ha costretto la direzione a chiedere il ricorso alla cassa integrazione per tutti 180 i dipendenti. A fronte di questa situazione, va registrata la sigla di un'importante commessa per otto nuovi treni
Sulla ex Rsi Costa Rail si è abbattuta una pesante crisi di liquidità, a cui si aggiungono difficoltà di gestione, fatica nel reperire materiale dai fornitori. La carenza di liquidi ha causto un rinvio nel pagamento delle rate al Tribunale di Lecco (che aveva messo in vendita l’azienda attraverso una procedura concorsuale), ma anche ritardato il pagamento degli stipendi ai dipendenti. Per questo motivo l’azienda ha chiesto l’apertura di una procedura di cassa integrazione ordinaria al sindacato, che ha incontrato i vertici aziendali: «Si tratta di una situazione pesante – ha commentato Mario Venini della Fiom Cgil – Innanzitutto la Rsi non ha ottenuto l’iscrizione all’Albo dei fornitori di Trenitalia e per questo non può partecipare alle gare d’appalto per l’assegnazione delle commesse». Un grave danno, perché Rsi lavora soprattutto per le Ferrovie dello Stato. «Inoltre non tutte le commesse assegnate fino ad oggi sono andate a buon fine – continua Venini – Alcuni lavori sono saltati, altre non sono state ancora retribuite e più in generale si stanno verificando alcuni problemi gestionali nella fabbrica di Costa Masnaga. Anche sul fronte della progettazione ci sono non pochi problemi a cui si aggiunge il fallimento del fornitore che avrebbe dovuto consegnare i finestrini per ultimare le 27 carrozze in costruzione. Insomma, una serie di ostacoli che stanno impedendo all’azienda di lavorare». Presto verrà avviata una procedura di cassa integrazione e martedì il sindacato incontrerà l’assessore alle attività produttive Fabio Dadati, nel tentativo di accelerare l’iscrizione all’Albo dei fornitori di Trenitalia e rimuovere gli ostacoli che stanno danneggiando l’azienda.
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