Rogo distrusse il campeggio
Per la Procura nessun colpevole
Colico, il pm chiede l’archiviazione delle accuse a carico di due ospiti della struttura
Non c’è prova che le fiamme siano divampate dallo scaldabagno di uno dei bungalow
Potrebbe restare senza colpevoli il rogo che, nella notte del 26 aprile dello scorso anno, ha distrutto una quarantina tra roulotte e casette in legno nel campeggio Green Village di Piona, con un danno stimabile in almeno mezzo milione di euro.
Ieri mattina in tribunale a Lecco si è svolta l’udienza preliminare a carico di due persone, il proprietario di uno dei bungalow e un suo conoscente, accusati di aver installato il boiler elettrico da cui sarebbe scaturito l’incendio.
Davanti al giudice dell’udienza preliminare, i due hanno fornito versione contrastanti. In virtù di queste contraddizioni, ma anche - e soprattutto - in base al fatto che la relazione dei vigili del fuoco di Lecco, intervenuti sul posto con un imponente schieramento di mezzi, ha chiarito come fosse impossibile risalire alla causa dell’incendio, il sostituto procuratore della Repubblica ha chiesto al gup l’archiviazione di ogni accusa a carico dei due indagati. Una richiesta alla quale, ovviamente, si sono associati gli avvocati difensori. Il giudice si è riservato di decidere.
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