Cronaca / Lecco città
Domenica 14 Giugno 2015
Rivenditori di auto
il peggio è passato
Meeting Lariofiere In otto anni settore quasi dimezzato, ma si torna a respirare ottimismo. Un giro d’affari da circa 400 milioni di euro ogni anno
In un clima di festa ed entusiasmo si è svolto a Lariofiere di Erba il meeting annuale di As Con Auto, l’associazione che riunisce i rivenditori italiani di auto.
Una location nuova per l’associazione dedicata al mondo delle auto che ha scelto la città di Erba per l’edizione 2015, in concomitanza con i festeggiamenti dei dieci anni di attività di Doc, uno dei consorzi che formano l’As Con Auto.
Da tutta Italia sono quindi giunti a Lariofiere per tracciare un punto del settore automotive e per guardare al futuro. Certo è che la crisi degli ultimi anni ha messo a dura prova anche quelli che prima della riforma di Monti commissario europeo alla concorrenza si chiamavano concessionari.
A tracciare un quadro è stato il presidente dell’associazione che conta circa 800 associati e che produce un movimento d’affari per 400 milioni di euro, Fabrizio Guidi.
«Il lavoro è cambiato molto, ma noi vogliamo far sentire la nostra voce per non permettere che cali ancora. Basti pensare che dal 2007 ad oggi il 40% dei concessionari ha chiuso e questo vuol dire 1200 partite Iva in meno. Noi prima di tutto vorremmo abbattere i costi delle concessionarie e arrivare a farlo per davvero grazie ai progetti che stiamo portando avanti e che oggi presentiamo. C’è fiducia nella ripresa, il lavoro cambia ed è cambiata anche la marginalità dei guadagni ma siamo convinti che se sapremo riorganizzarci, tutti i nostri associati potranno mantenere la loro attività».
Fiducia nella ripresa dunque, ma anche nella tecnologia. Da poco è infatti nato il progetto As Con Auto 2.0, un nuovo strumento di comunicazione tra tutti i dealer per confrontarsi e verificare le proprie performance. Tra gli ospiti della manifestazione anche il senatore Giorgio Santini, capogruppo Pd della commissione al bilancio in Senato che ha spiegato la situazione legislativa del settore.
«Ci sono più dibattiti aperti sui temi che interessano l’auto. Uno di questi è la possibilità di preservare il ruolo dei concessionari rispetto ai marchi e alle case per accedere a più diritti. Attualmente questo tema, così come quello della concorrenza, è regolato abbastanza male. La legislazione dovrà riflettere per far sì che ciò venga gestito meglio e per fare questo è giusto che i concessionari si riuniscano in un soggetto unico, senza differenziazioni».
Un altro tema importante di cui si è discusso sono le agevolazioni fiscali, troppo basse secondo coloro che lavorano nel settore. Il senatore sta con loro: «In Europa le auto aziendali, o comunque utilizzate per lavoro, sono defiscalizzate fino al 100% mentre qui in Italia solamente al 40%. Bisognerebbe dare più incentivi - ha concluso il parlamentare -. Credo che questo sia un settore che sta soffrendo, come tutti, ma che può dare molta economia. Quindi anche noi stessi dobbiamo essere pronti a sostenerlo e incentivarlo».
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