Cronaca
Giovedì 28 Luglio 2022
Ritardi e soppressioni anche in Svizzera: penalizzato il “Tilo”
Trasporti Paradigma di puntualità, questa volta anche la Svizzera è al centro di un dibattito sul servizio ferroviario che in queste settimane è sempre più vittima di disservizi
Con un annuncio piuttosto dettagliato, le Ferrovie Federali Svizzere avevano fatto sapere il 5 giugno che dal giorno 16 dello stesso mese sarebbe entrato in vigore “l’orario dei cantieri estivi”, valido sino al 28 agosto. Nell’occasione, le Ffs avevano parlato di «importanti cambiamenti ai collegamenti sulle linee regionali Tilo RE80, S10 e S90», citando nel contempo «limitazioni al traffico ferroviario e disagi in alcune stazioni». A meno di due mesi dal primo annuncio ufficiale dell’orario connesso ai “cantieri estivi”, un dettagliato reportage pubblicato da moneymag.ch ha messo in bella evidenza tutte le pecche del servizio ferroviario tra Italia e Svizzera, «con treni soppressi e ritardi infiniti». Reportage - a firma Sara Bracchetti - che prende le mosse dal tardo pomeriggio di lunedì, in cui a Chiasso - al binario 11, destinazione Italia - «il solito treno con i finestrini abbassati per sopperire alla mancanza di condizionamento interno», questa volta non è arrivato, in quanto soppresso.
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Di questa situazione - che riguarda non più solo l’Italia, ma a buon diritto anche la Svizzera, indicata storicamente come paradigma di puntualità ed efficienza, ancor più dopo l’inaugurazione di Alptransit, avvenuta il 1° giugno 2016 - ne hanno fatto le spese (sempre lunedì scorso) anche due Eurocity, il primo partito in ritardo verso Milano, il secondo - proveniente da Basilea - cancellato. È chiaro che soprattutto per la linea “Tilo” il problema è anche comasco o meglio riguarda direttamente, al di qua del confine, i tanti pendolari comaschi diretti verso Milano. A Moneymag.ch, le Ferrovie Federali Svizzere hanno fatto sapere che «saltuariamente si verificano eventi singoli che vanno a influire sull’esercizio ferroviario». Sul fronte Tilo - cui fanno capo i treni regionali sull’asse Lombardia-Canton Ticino - si è parlato genericamente di «ritardi e soppressioni causati da molteplici fattori».
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