Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 12 Marzo 2015
Risonanze e lastre, referti tutti online
Ammonta a un milione e 600mila euro per sei anni, l’investimento messo in campo dall’Azienda ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna e dalla Regione Lombardia sul sistema Pacs, acronimo inglese col quale si indica la messa in rete, su tutti e quattro gli ospedali della nostra provincia, compresi, anche, i punti sanitari di Livigno e Tirano, delle immagini e dei referti conseguenti all’effettuazione di approfondimenti come risonanze magnetiche, tac, mammografie, radiografie, panoramiche dentali, in una parola, tutto ciò che è effettuato in modalità digitale.
Tutti gli esami effettuati in tutte le Radiologie e i Pronto soccorso o Punti di primo intervento che insistono sul territorio provinciale, vengono inseriti, automaticamente, in rete, e tanto le immagini quanto i referti sono consultabili, in tempo reale, tramite le sei postazioni installate in Radiologia a Sondrio, le altrettante presenti in reparto a Sondalo, e, allo stesso modo, le due in funzione a Morbegno e Chiavenna, mentre, una ciascuna, è presente nei punti di primo intervento e presidio di Livigno e di Tirano.
«In questo modo - ha assicurato Massimo Piliego, direttore del dipartimento di Diagnostica per immagini dell’Azienda ospedaliera, e primario di Radiologia a Sondalo -, tutte le strutture che erogano servizi di diagnostica per immagini della provincia di Sondrio sono collegate in rete, dialogano, si confrontano, e, non ultimo, archiviano in tempo reale i dati raccolti. Praticamente, effettuare un esame a Sondalo, piuttosto che a Chiavenna, sarà, indistintamente, la stessa cosa, considerato che, in caso di necessità di consulto, gli esami effettuati potranno essere sottoposti alla visione di colleghi che si trovano anche in sedi lontane fino a 200 km dal punto di effettuazione dell’esame».
Un progetto che si traduce nella riduzione dei tempi di attesa dei referti, nella somministrazione più veloce della terapia, in tempi di degenza inferiori e nell’esposizione a una minor dose di radiazioni grazie alle performance particolarmente avanzate dei sistemi digitali di lettura delle immagini. Quanto alla parola “lastre”, ebbene, questa dovrà scomparire dal vocabolario di ciascun paziente. Andranno in archivio, permettendo di risparmiare, in pellicole, in sei anni, in Aovv, qualcosa come 800mila euro.
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