Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 11 Marzo 2015
Riprese Rai sull’associazione Bianco: «Aiutiamo le famiglie che soffrono»
Telecamere accese in questi giorni in Valmalenco per documentare la generosità. Lenatti: «So cosa significa vivere un dramma improvviso, molto resta ancora da fare».
«La generosità e la disponibilità è tanta, in Valmalenco e non solo, ma sono in costante aumento anche i bisogni da parte dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, per questo noi dell’associazione Bianco non possiamo mollare».
Parola di Giancarlo Lenatti, detto “Bianco”, di Chiesa in Valmalenco, autentico “uomo delle nevi” per la simbiosi perfetta ormai intessuta con l’alta quota essendo, si può dire, un tutt’uno col gruppo del Bernina.
Il “Bianco” però la tempra se l’è fatta non solo convivendo per mesi con le asperità della montagna, ma anche affrontando un percorso personale tale da segnarlo profondamente. È da quando ha perso il figlio morto a soli 12 anni a causa di una malattia, che “Bianco” ha fatto del supporto ai bambini malati e alle loro famiglie un dovere imprescindibile. Attraverso l’associazione Bianco costituita sei anni fa si è speso con i suoi collaboratori e valligiani per dare tutto il supporto possibile ai bimbi malati «perché, avendo visto cosa significa trovarsi in una simile situazione all’improvviso, senza sapere cosa fare - assicura Bianco -, voglio fornire il massimo aiuto, morale, pratico ed economico alle persone che si trovano di fronte a un simile dramma».
Parafrasando il titolo di una fiction di gran successo che spopola sui teleschermi Rai, l’associazione Bianco potrebbe tradursi in una sorta di catena umana sul modello di “Braccialetti…bianchi”, catena che Lenatti non intende spezzare più, anzi «semmai rafforzare - assicura -. Ecco, perché ho accettato di buon grado l’invito della Rai a tornare sull’attività della nostra associazione, tant’è che abbiamo realizzato in questi giorni una mattinata di riprese sull’azione del sodalizio, per un passaggio nel Tg di Rai 3 e forse qualcosa di più. Il fine è mantenere alta l’attenzione sul tema perché, anche se molto abbiamo fatto, molto resta ancora da fare e col tempo non vorrei che l’attenzione scemasse rispetto al problema dei bimbi ammalati gravi».
I casi, assicura “Bianco”, sono purtroppo «in costante aumento, tant’è che noi assistiamo cinque famiglie con bambini ammalati, per i quali si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo. Stiamo anche collaborando attivamente con Univale Onlus di Sondrio, affiancandola nel progetto “Anacleto”, col quale si vuole assicurare ai bambini ammalati la possibilità di seguire le lezioni scolastiche tramite internet - sottolinea il simbolo della Valmalenco -. Sembra facile, ma la cosa presuppone la dotazione di mezzi, computer che vanno acquistati e che hanno un certo costo». «Grazie all’aiuto di amici e convalligiani abbiamo fatto tanto in questi anni - afferma in conclusione Lenatti -, dotando ad esempio l’istituto comprensivo di Chiesa di 15 lavagne interattive e acquistando anche un pulmino per l’Unione dei Comuni con cui trasportare bambini e anziani. Notevole la collaborazione anche con la radioterapia di Sondrio per la quale abbiamo acquistato una particolare strumentazione».
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