Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 28 Giugno 2013
Rimborsi spesa irregolari in Regione
Contestati 15mila euro a Parolo e Costanzo
La Corte dei conti ha fatto le pulci a scontrini e fatture dei consiglieri regionali
Costanzo (Pd) dovrà restituire seimila euro, Parolo (Lega) ne dovrà ottomila
Più di un milione di euro, dei quali oltre la metà (597.525 euro) a carico della Lega Nord.
A tanto ammontano le contestazioni della Corte dei conti alle richieste di rimborsi presentate dai gruppi consiliari regionali nel 2012.
E nelle irregolarità ci sono anche scontrini e fatture dei due rappresentanti valtellinesi: Angelo Costanzo del Pd - per i sette mesi fatti a Milano prima della sentenza di ineleggibilità - e Ugo Parolo del Carroccio che complessivamente rischiano di dover restituire 15mila euro.
Al rappresentante del Pd Costanzo la Corte dei conti contesta un totale di 6.577,20 euro, nonostante le integrazioni documentali presentate dall’ex consigliere regionale.
Nessuna delle pezze giustificative consegnate da Costanzo che, a differenza del collega Parolo, si era presentato davanti alla Procura di Milano, è stata ritenuta valida. I rimborsi spese avanzati da Costanzo riguardavano per lo più pranzi, pernottamenti e corse di taxi, tutte spese che secondo la Corte sono già ampiamente coperte dalla diaria.
Se Costanzo deve rendere seimila euro, a Parolo, riconfermato in consiglio regionale con anche il ruolo di sottosegretario alla presidenza, vengono riconosciute «non inerenti» ottomila euro di spese. E più precisamente 8.089,34 euro. Una cifra già “epurata” da 1.376,2 euro che sono stati riconosciuti come spese legittime sulla basa di ricevute analitiche esibite. In particolare 1,131 euro sono stati riconosciuti rimborsabili perché spesi per toner e carta.
Anche nel caso di Parolo, invece, sono state rimandate al mittente le richieste relative a rimborsi che sono per lo più di pranzi, pizze, brioche e gelati.
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