Cronaca
Mercoledì 02 Giugno 2021
Riaperta la frontiera
tra Italia e Svizzera
Zona franca sanitaria
L’annuncio del parlamentare Alessandro Alfieri (Pd) e l’esultanza della Lega: cade l’obbligo del tampone per gli svizzeri residenti entro i 60 chilometri dal confine. Misura subito in vigore
Si sblocca la frontiera tra Italia e Svizzera. Ieri il parlamentare del Pd Alessandro Alfieri ha annunciato l’attesa svolta, verrà istituita una sorta di zona franca sanitaria, di fatto ai cittadini svizzeri residenti entro i 60 chilometri dal confine non sarà chiesto di esibire il certificato di un tampone effettuato nelle ultime 48 ore come avveniva sino ad ora. La misura è già in vigore, ci contavano molto commercianti e ristoratori comaschi visto che da domani i cittadini svizzeri hanno il ponte legato alla festività del Corpus Domini. .
«Finalmente ora è ufficiale: i cittadini svizzeri, residenti entro 60 chilometri dal confine, potranno venire in Italia, per un massimo di 24 ore, senza doversi sottoporre al tampone - dichiara il senatore Alfieri - Una decisione che finalmente dà respiro all’economia di frontiera. Con le stesse modalità i cittadini italiani potranno varcare il confine elvetico».
Un respiro di sollievo per tanti cittadini sia italiani che svizzeri, ma soprattutto per le imprese, in particolare quelle legate al settore del commercio e della ristorazione che possono tornare ad accogliere i clienti svizzeri che hanno sempre avuto un ruolo importante per l’economia del territorio.
«È un risultato importante per il commercio, per i servizi e per chi ha affetti che oltrepassano il confine – prosegue Alfieri - Ho lavorato fino alla tarda sera di martedì con i tecnici del Ministero della Salute per ottenere la riapertura e ringrazio il ministro Roberto Speranza per la collaborazione. Questo è un risultato figlio dell’impegno del Partito Democratico e dei suoi rappresentanti nei territori di confine».
Anche la Lega ha sottolineato il lavoro svolto su questo tema. «È un risultato importante per il commercio, i servizi e per chi ha affetti che oltrepassano il confine. Grande lavoro di squadra della Lega che vince un’importante battaglia. Vengono, finalmente, rimosse le restrizioni ed i cittadini potranno spostarsi liberamente, anche per gli incontri famigliari» dicono in una nota congiunta i parlamentari Silvana Snider, Matteo Luigi Bianchi, Eugenio Zoffili e Stefano Candiani, il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, l’europarlamentare Alessandro Panza, Fabrizio Turba e Massimo Sertori, rispettivamente sottosegretario e assessore in Regione Lombardia con il vice presidente del Consiglio regionale lombardo Francesca Brianza.
Anche Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionale, aveva scritto al ministro Speranza per sollecitare la riapertura raccogliendo una sollecitazione di Confcommercio Como. E lo stesso Giovanni Currò, parlamentare dei 5 Stelle, si è a lungo adoperato per sbloccare la situazione.
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