Cronaca / Lecco città
Mercoledì 02 Aprile 2014
Resti umani a Olate
Forse di duemila anni fa
Ritrovati durante gli scavi vicino alla parrocchia - Il precedente negli anni ’80 in via Marsala - Scotti: «I reperti erano dell’epoca di Golasecca»
Potrebbero appartenere all’epoca di Golasecca i resti di ossa trovati lunedì pomeriggio in via Caldone a lato della chiesa parrocchiale di Olate, durante gli scavi per il potenziamento della rete gas ad opera di “Lario reti”.
Lo ipotizza Gianfranco Scotti, storico. «Considerato che negli anni Ottanta in via Marsala, poco distante da via Caldone, sempre ad Olate, erano stati rinvenuti dei resti di ossa datati poi all’epoca di Golasecca, considerata la vicinanza si potrebbe presupporre che siano dello stesso periodo. E sia chiaro di una supposizione si tratta considerato che ci vorranno analisi precise per datare i resti ossei».
Già alla Rocca di Chiuso, ed in Valsassina in passato erano state scoperte delle testimonianze di un villaggio della cosiddetta cultura di Golasecca appartenente alla prima età del ferro, si parla del IV secolo avanti Cristo. L’’insediamento dei Celti golasecchiani precede di oltre quattro secoli l’arrivo dei Celti La Tène da oltralpe, come testimoniano altri reperti rinvenuti tra Chiuso, Olate e i piani d’Erna.
Tra le ipotesi anche quella di resti più recenti databili attorno al 1600 considerato che solitamente nelle vicinanze di una chiesa c’era sempre un cimitero. Ma per saperne di più si devono attendere «i risultati delle analisi della Soprintendenza», dice Mauro Rossetto dei “Musei civici” di Lecco, che non si sbilancia.
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