Raffiche pazzesche in tutta la provincia: alberi e tetti divelti

Il vento ha spazzato l’intera provincia per tutta la giornata di ieri, in un terribile crescendo rispetto ai giorni scorsi, ma è soprattutto il Morbegnese ad averne fatto le spese.

Qui, per il secondo giorno consecutivo, si sono registrati numerosi interventi da parte dei vigili del fuoco che hanno recuperato materiali di vario genere e alberi colpiti e abbattuti, fortunatamente senza provocare danni alle persone.

Il bollettino degli interventi dei pompieri di Morbegno, ma anche dei volontari di Talamona, parla della prima uscita già nella serata di martedì. Attorno alle 22 i mezzi della caserma morbegnese hanno raggiunto la strada provinciale Valeriana all’altezza del Comune di Traona dove sono stati spostati dalla carreggiata alcuni alberi.

Nella mattinata di ieri, invece, l’intervento più spettacolare: i vigili del fuoco hanno recuperato parti della copertura del vecchio consorzio agrario che è finita nel parcheggio adiacente alla stazione di servizio Agip che si affaccia sulla Statale 38 fra Morbegno e Regoledo di Cosio (arteria stradale che comunque non è stata interessata dalla caduta del materiale). Alcune coperture di tetti sono state recuperate all’imbocco della Valgerola, nella zona che appartiene al comune di Cosio Valtellino, più precisamente nella frazione di Sacco.

Tronchi di alberi divelti sempre in Valgerola, ma anche nelle città del Bitto poco sotto il ponte di Ganda, dove l’amministrazione comunale si è incaricata di rimuovere una pianta pericolante caduta a causa del vento, mentre la Provincia si è occupata del medesimo problema all’altezza del ponte Vanoni che collega via Forestale con la strada provinciale della Costiera dei Cech.

Visibilità ridotta nella zona dello svincolo della superstrada di Cosio Valtellino, dove il vento ha preso di mira i campi appena smossi dai quali si è sollevato un pulviscolo denso che ha reso difficile agli automobilisti il passaggio nel tratto stradale della 38. A Sondrio diversi i disagi causati dal vento al mercato cittadino, che ha dovuto rinunciare alle tende di protezione per il timore che venissero strappate.