Raddoppiati i licenziamenti
A Lecco più 87%
Dati preoccupanti della Cgil regionale: qui sul Lario, nel primo trimestre 2014, i senza lavoro aumentano
Si tratta di percentuali di mobilità legate a posizioni economiche giovani. «Ma stiamo reagendo bene»
I dati riferiti in questi giorni dalla Cgil regionale ci dicono che in provincia di Lecco i licenziamenti nel primo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2013 sono cresciuti dell’87%, quasi il doppio rispetto alla media lombarda (45%).
Numeri ancora pesanti
L’ultimo stadio della devastazione causata dalla crisi sull’occupazione colpisce parecchio a Lecco, ma anche a Como (165%), Varese (180%), Bergamo (95%), Mantova (82%), Sondrio (3.466%), mentre i licenziamenti non sono aumentati a Brescia, Lodi, Monza e Pavia.
Ma visto che più delle percentuali il quadro vero è spiegato dai numeri reali, il segretario generale della Cgil provinciale Wolfango Pirelli sottolinea come in questo caso si tratti di percentuali di mobilità legate all’Aspi, una prestazione economica giovane visto che prende in considerazione i fatti di disoccupazione a partire dall’1 gennaio 2013.
Ma la sostanza c’è tutta. A pochi giorni dalla presentazione a Lecco in Camera di commercio dei dati dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro, il sindacalista conferma che «la nostra situazione è nei fatti fra le peggiori della regione»
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