Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 24 Novembre 2013
«Quella multa era giusta
Troppo clamore per nulla»
Il sindaco di Rogolo, Ferrè, ritorna sul caso di Gloria Copes - «Se fosse stato un vigile a intervenire nessuno avrebbe obiettato»
Fornisce la sua versione dei fatti e le sue motivazione il sindaco di Rogolo Matteo Ferrè dopo la contravvenzione da lui elevata, circa una decina di giorni fa, alla signora Gloria Copes che, nel consegnare materiale di cancelleria donato dalla Noyfil, l’impresa per cui lavora, ha parcheggiato l’auto in divieto di sosta davanti alla rampa d’ingresso della scuola materna. Il sindaco, passando di là casualmente ha estratto il taccuino, scattato una foto e steso il verbale.
«Ritengo doverose alcune riflessioni perché la reputazione di una persona rappresenta la stima che questa gode nell’ambiente in cui vive e offenderla significa diminuirne il valore sociale. La scorsa settimana la signora veniva definita “la benefattrice multata” e in un altro veniva portato un attacco gratuito alla mia amministrazione, che invece gode di ottima salute». Queste le premesse di Ferrè, che prosegue. «Il rispetto della sicurezza e delle regole è sempre stato un nostro obiettivo, e per decidere di contestare un’infrazione non serve il consulto della giunta, si fa e basta. L’errore è di volere personalizzare la sanzione. La multa non mette in discussione le attività della signora».
Il sindaco ringrazia la Noyfil per i contributi a sostegno delle attività dei bambini: «Ma da un controllo - aggiunge - risulta che sia una consuetudine che la dipendente asporti la carta usata di proprietà della Noyfil per quella finalità e definire questa signora, per tale iniziativa, “la benefattrice” mi sembra eccessivo, soprattutto per rispetto di quei genitori che non hanno mai cercato pubblicità e approvazione per aver comprato e donato materiali alla scuola».
Stando a quel che riferisce il sindaco, la rogolese non avrebbe nessuna autorizzazione del dirigente scolastico, ma la diretta interessata replica che «non ce n’è mai stato bisogno e se le cose sono cambiate è probabilmente a causa di questi ultimi avvenimenti». Per poi tornare sulla multa: «Avrebbe dovuto chiudere il cancello una volta entrata e parcheggiare altrove, non ha fatto nulla di tutto questo, però con una telefonata, ha cercato di esercitare pressioni per ottenere un illecito annullamento della sanzione in virtù della sua attività». La rogolese ha ammesso di aver sbagliato, tant’è che ha pagato la multa per godere della riduzione del 30%, «ma poi ha chiamato la stampa, contribuendo così a gettare discredito sulla correttezza del mio operato e ha pure accettato che si facesse una raccolta di soldi in sua solidarietà. Si è descritto un paese insorto e totalmente solidale con la benefattrice, ma sinceramente non ci risulta. Non fa piacere ed è difficile dover elevare sanzioni ai propri cittadini, alcuni miei colleghi sindaci quest’anno hanno già compilato decine di verbali». Ferrè ritiene, «ridicola e offensiva la definizione di sindaco sceriffo» e si chiede, concludendo: «Se l’infrazione fosse stata elevata dai vigili , ci sarebbe stato questo clamore?».
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