Provinciali: le ragioni della seconda lista a Sondrio

Questione di metodo. Presentata con grande sorpresa da parte di tutti all’ultimo minuto quando sembrava ormai cosa fatta la presenza di un’unica compagine “istituzionale” per il rinnovo del consiglio provinciale in scadenza, la seconda lista (per ordine di estrazione) “Civica per cambiare” a qualche giorno di distanza esce ufficialmente allo scoperto anche con le ragioni che ne hanno portato alla formazione. In una nota i cinque componenti, Stefania Stoppani, sindaco di Tirano, Andrea Massera consigliere comunale di maggioranza di Sondrio, Brunella Giacomoli, consigliere comunale di Ponte, Sara Sangiorgio consigliere comunale di Dubino e Gabriele Magoni consigliere comunale di Morbegno, spiegano la genesi di un’operazione che basa la propria ragion d’essere sulla volontà di cambiare metodo di lavoro.

«Le nuove sfide e le partite aperte che un territorio vasto e complesso come quello della provincia di Sondrio si trova ad affrontare - sanità, trasporto pubblico, sviluppo economico e attrattività, gestione delle acque e da ultimo le prossime Olimpiadi, solo per citare le principali - devono trovare nell’amministrazione provinciale il luogo di raccordo, promozione e impulso delle idee, delle istanze e dei contributi che arrivano dal territorio stesso per il tramite dei suoi amministratori - scrivono i cinque -. Che il consiglio provinciale possa essere il luogo deputato a “fare sintesi” dei contributi di tutto il territorio è idea da noi condivisa, purché si adottino modalità adeguate per raggiungere questo risultato». Il punto secondo i cinque è proprio questo.

«La formazione di una lista “istituzionale” con componenti selezionati tramite confronto preventivo con il territorio e le forze civiche e partitiche è la strada che si è voluta intraprendere in questa tornata amministrativa, come nella precedente - sottolineano -; quel che è venuto a mancare è proprio il confronto preventivo, che ha portato di fatto all’esclusione di alcune parti di territorio e di diverse anime, sia civiche sia partitiche. “Civica per cambiare” nasce per proporre a sindaci e amministratori della nostra provincia una scelta diversa, sintesi di sensibilità e territorialità non rappresentate dalla lista cosiddetta “istituzionale”». L’obiettivo dichiarato dai fautori è di mettere a disposizione un gruppo di amministratori, a loro volta rappresentanti di liste civiche, in grado di contribuire e rafforzare l’azione amministrativa del presidente di palazzo Muzio Davide Menegola con nuove idee e un metodo di lavoro «adeguato alle tante sfide che ci attendono».

«Questo - insistono i cinque - è il momento di ampliare, non di ridurre, i contributi, le idee e la rappresentatività dei territori». Insieme a “Civica per cambiare”, che ha cinque candidati, concorre all’elezione dei dieci consiglieri provinciali la lista “Valtellina e Valchiavenna” che di nomi ne propone dieci, esattamente come i posti a disposizione. Toccherà dunque agli 896 grandi elettori tra sindaci e consiglieri comunali - si tratta di un’elezione di secondo livello - domenica 29 settembre scegliere i propri rappresentanti all’interno delle due compagini secondo il cosiddetto voto ponderato per cui il “peso” di ciascun votante è determinato dalla fascia demografica del Comune di appartenenza. Per capire, il voto di uno qualsiasi dei consiglieri comunali di Sondrio o di Morbegno vale più di quello dei colleghi delle altre realtà.

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