Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 15 Novembre 2014
Pronto il progetto di legge per il traforo del Mortirolo
Alla vigilia di un altro fine settimana ad alto rischio a causa maltempo per un territorio tanto fragile quanto insicuro come quello di Valtellina e Valchiavenna, in un quadro reso ancor più complicato da una rete infrastrutturale che più delicata è difficile, riprende quota il dibattito sul traforo del Mortirolo. La via di collegamento con la vicina provincia di Brescia, unica capace di garantire un’alternativa alla direttrice sud, quelle verso Lecco e Milano, di cui si parla da anni e che finora è rimasta sogno nel cassetto.
Se di fronte all’ennesima interruzione per frana della Statale 36 il comitato “Traforo Mortirolo ora” presieduto da Paolo Oberti torna a far sentire la propria voce, ribadendo la necessità di affrontare la questione in maniera sistematica e non soltanto perché sollecitata da fatti contingenti, da Roma il senatore della Lega Jonny Crosio risponde con un progetto di legge presentato, non oggi, ma già a luglio ed ora ufficialmente depositato a palazzo Madama insieme al collega bresciano Raffaele Volpi.
«Il traforo del Mortirolo è l’unica opera realizzabile fra quelle a cui guardiamo con speranza per assicurare alla Valtellina un collegamento alternativo a quello verso sud -dice Crosio -. Lo Stelvio e la Mesolcina coinvolgono Regioni e Nazioni diverse, mentre per il Mortirolo ne possiamo discutere a tre: noi, la Provincia di Brescia e la Regione Lombardia. Non c’è bisogno di spiegare l’importanza di questo collegamento viario, c’intendiamo facilmente perché l’interesse è comune a tutte le parti coinvolte». «Per il traforo del Mortirolo - aggiunge il bresciano Volpi - il progetto è già pronto e inserito nei piani territoriali provinciali e regionale, il costo complessivo individuato, circa 400 milioni di euro, come pure gli sgravi fiscali per le imprese che lo realizzeranno. Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge la Regione potrà costruirlo attraverso la finanza di progetto».
Una strada ben delineata quella dei due senatori leghisti che attraverso il disegno di legge stabiliscono che il Governo dia il via libera alla Regione Lombardia affinché si attivi con le imprese private per promuovere un project financing per la realizzazione del traforo stradale.
Una proposta che trova l’immediato appoggio del vice presidente di Confcommercio Paolo Uggé. «C’è da augurarsi che non solo le forze economiche che ben comprendono le opportunità dell’opera, ma anche chi da valtellinese siede in Parlamento se non addirittura occupa un prestigioso posto nel Governo dia il proprio appoggio».
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