Profughi a Esino, nessun raddoppio. «La nuova struttura non è agibile»
Il sindaco dopo l’incontro con il prefetto fa il punto sull’ex colonia. «Situazione sotto controllo». Ma la minoranza chiede un consiglio comunale urgente
Il sindaco Pietro Pensa ha invitato gli esinesi ad «uno stato di serenità attenta. A vincere un incubo che non c’è. A non lasciarsi rubare anche la vita». Non ha potuto escludere, durante l’affollata assemblea pubblica di lunedì sera, che non arriveranno altri migranti in paese, ma ha più volte ripetuto che «tutto è sotto controllo».
La serata è stata indetta per relazionare sul problema dell’arrivo di nuovi profughi all’ex colonia “Mamma Giulia”, poi sede dell’associazione Antropos, con le voci che si sono rincorse nei giorni scorsi.Tutto è iniziato dalla visita, fatta in sordina, dal nuovo prefetto lecchese e sono nate nuove paure ed angosce.
«Abbiamo visto la documentazione dello stabile – ha dichiarato Pensa – e definito gli elementi mancanti, dando comunicazione alla società per mettersi in regola. La lettera è stata inviata al prefetto ribadendo ciò che manca per avere l’abitabilità. L’abbiamo edotto sulle problematiche e le paure che ci sono. Smettiamo di preoccuparci in modo troppo diretto, da guerriglia. Esorto tutti ad abbassare i toni perché la situazione è sotto controllo».
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