Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 07 Luglio 2015
Processo Passamonti, c’è il rischio di ricominciare daccapo
Oggi in aula gli ultimi testi convocati dalla difesa dell’ex presidente della Cm di Morbegno. Il Tribunale costretto a rivolgersi al Csm: «Se il giudice se ne va, il dibattimento è a rischio»
Oggi in Tribunale a Sondrio l’ultima udienza prima della pausa estiva per il “processo Passamonti” che in questi giorni ha convocato a palazzo decine e decine di testi (oltre duecento quelli citati) senza però riuscire a concludere il dibattimento entro la fine di luglio, data stabilita a tavolino per non incorrere nel rischio azzeramento. In realtà il termine non verrà rispettato perchè ancora restano da sentire due consulenti, disponibili solo a settembre, ma per quella data, il dottor Marco De Vincenzi (prestato dal Tribunale di Lecco a quello di Sondrio per poter fare il processo, bloccato dalle numerose incompatibilità tra toghe) dovrebbe aver già preso possesso della sua nuova sede: il tribunale di Grosseto. Di qui la nuova richiesta al Csm per chiedere l’applicazione extradistrettuale del magistrato ed evitare di dover rifare il processo daccapo.
Non tutti gli avvocati, infatti, sarebbero disponibili a dare il consenso alla lettura degli atti, visto che di mezzo ci sono tempi di prescrizione anche ristretti.
Il filone della corruzione di Cercino si prescriverà tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. La turbativa d’asta relativa alla gara d’appalto gestita da Eventi per il Polo fieristico è già in archivio dall’agosto dello scorso anno, mentre nel febbraio scorso si è prescritta anche la presunta truffa aggravata commessa nell’organizzazione di “Valtellina 2007”.
A fine 2016 decadrà invece l’accusa di tentata concussione. Certo, per i reati più gravi - come la concussione - si parla di tempi lunghissimi: 2023, quindi c’è tutto il tempo per giungere ad una sentenza definitiva per quella data, anche calcolando seri imprevisti, ma se il Csm dovesse negare il posticipato possesso, per gli imputati la vicenda giudiziaria - approdata davanti al gip nel 2012 (gli arresti sono del 2010) - rischia di finire davvero in una bolla di sapone.
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