Cronaca / Circondario
Venerdì 21 Giugno 2013
Presa l’intera banda
delle rapine selvagge
Tre giovani in carcere e due denunciati
Ritrovata la refurtiva del colpo più spietato
«Solo per fortuna non c’è scappato il morto»
«Non facciamoli passare per giovani che hanno fatto una ragazzata: la brutalità e l’efferata ferocia del loro agire dimostrano la loro pericolosità. Solo per pura fortuna non c’è scappato il morto. Speriamo che restino in carcere a lungo».
Il tenente colonnello Alessandro Giuliani commenta così, in conferenza stampa insieme al cap.itano Francesco Motta, l’arresto di altri due membri della gang di albanesi che a febbraio ha seminato il terrore nel Calolziese, facendo sentire in pericolo anche i cittadini che si trovavano all’interno delle loro case.
Sale a cinque, dunque, il numero di soggetti arrestati in seguito alle tre irruzioni in altrettante abitazioni di Calolzio (e in una di Carnate) pochi mesi fa. Ai tre che già erano stati assicurati alla giustizia e che si trovano tuttora in carcere a Monza (Devis Gramo, 23 anni, Bekim Dula, 19 anni e Fatmir Gajta, 19 anni) se ne sono dunque aggiunti due, raggiunti a inizio settimana da un’ordinanza di custodia cautelare mentre si trovavano già in carcere. Si tratta di Endri Agalliu (19 anni) e Astrit Thaci (19 anni), giunti in Italia a gennaio come i loro connazionali e detenuti rispettivamente a Saluzzo e Mantova.
Non una banda organizzata e nemmeno un gruppo di criminali con un capo, ma un manipolo di sbandati che colpiva a caso, spostandosi in treno e individuando il bersaglio d’impulso, senza aver studiato in modo particolare la situazione.
E’ così che, dopo aver colpito a Foppenico e a Sala, sono entrati in casa di Annamaria Pia, 60 anni, sorpresa durante il sonno, immobilizzata e picchiata selvaggiamente.
I carabinieri della compagnia di Lecco, del nucleo investigativo e della stazione di Calolzio hanno lavorato con grande attenzione, confrontando impronte e suole di scarpe e visionando e immagini dei sistemi di videosorveglianza, uno dei quali ha colto i tre, a Monza, spingere la Panda rubata alla Calolziese perché rimasti senza benzina.
Ora, grazie alle investigazioni, è stato attribuito a ciascuno il preciso ruolo avuto in ogni incursione. A vario titolo, dunque, i cinque (quasi tutti incensurati) dovranno rispondere di rapina o tentata rapina pluriaggravata, sequestro di persona, lesioni personali aggravate e ricettazione. Altri due, invece, sono stati denunciati a piede libero per ricettazione, con ruoli più marginali.
Nell’appartamento dell’unico straniero residente regolarmente in Italia (uno di questi ultimi), in zona piazzale Lotto a Milano, dove spesso trovavano alloggio i concittadini del proprietario, sono stati rinvenuti nel corso di una perquisizione il 27 marzo scorso il cellulare e monili di Annamaria Pia. n
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