Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 02 Luglio 2013
Premadio, festa
per tre sacerdoti
Non solo tutta la comunità era presente, ma l’intera Valdidentro si è stretta attorno ai tre sacerdoti unitamente ad amici, parenti, parrocchiani di altre zone ed ai volontari amici di monsignor Luciano Capell i, il vescovo delle isole Salomon
Ad annunciare la gioia le note della banda musicale “S. Cecilia” di Semogo sul sagrato della chiesa.
Grande festa, domenica sera a Premadio per i venticinque anni di ordinazione sacerdotale di don Tullio Schivalocchi, i vent’anni di di don Romano Trabucchi e i dieci anni di permanenza nella comunità di Premadio di don Bruno Moneta. Non solo tutta la comunità era presente, ma l’intera Valdidentro si è stretta attorno ai tre sacerdoti unitamente ad amici, parenti, parrocchiani di altre zone ed ai volontari amici di monsignor Luciano Capelli, il vescovo delle isole Salomon che ha officiato la solenne celebrazione. Presente anche il sindaco Ezio Trabucchi. Ringraziamento per il dono ricevuto e preghiera per il prosieguo dell’opera di evangelizzazione dei sacerdoti: questi i fili conduttori della santa messa unitamente all’appello affinché altri giovani seguano la chiamata di Cristo.
«Vogliamo ringraziare - ha esordito don Bruno Moneta, 36 anni di sacerdozio alle spalle - il Signore per questa festa che ci fa sentire comunità».
Trentotto anni e due giorni - per l’esattezza - il periodo trascorso dall’ordinazione sacerdotale di monsignor Capelli. «La missione del sacerdote - ha detto don Capelli - è quella di farci capire il senso della vita e la dignità che abbiamo, perché senza quella tutti gli altri valori cadono. La società ci bombarda di valori che non danno senso alla vita: difficile alle volte capire la strada giusta». Riguardo al difficile compito legato alla figura del sacerdote occorre ricordare che «c’è un amore più grande di quello umano; è quello cristiano, l’amore che si dona completamente come quello del sacerdote».
Nel ringraziare per il dono dei sacerdoti, la comunità li ha definiti come “messaggeri di Dio”, “dono e mistero”. Dopo la comunione è toccato a don Tullio, già festeggiato nella sua parrocchia di Montagna, salutare i propri compaesani. «Ogni volta che entro in questa chiesa – ha detto - i pensieri tornano a quando ero ragazzo, a don Silvio Bradanini che mi ha guidato e provo anche nostalgia per mio papà che ha creduto e si è impegnato nella realizzazione di questa chiesa». Ai ringraziamenti si sono associati anche gli altri parroci con un pensiero speciale per le loro mamme che li hanno sempre supportati. Il 14 settembre sarà Nicola Schivalocchi a essere ordinato diacono.
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