Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 03 Settembre 2014
Prata, vandali scatenati
nella “casa dei sacristi”
Da cinquant’anni in affitto dalla famiglia Pasini l’appartamento è di proprietà della parrocchia - Ad accorgersi del raid con la vernice un parente della famiglia entrato per un controllo di routine
Sono entrati in una casa di Prata Camportaccio e hanno imbrattato tutto con la vernice spray. Stavolta i vandali se la sono presa con un appartamento di proprietà della parrocchia che, da più di mezzo secolo, è stata affittata alla famiglia di Reno Pasini. L’edificio, noto in paese come “la casa dei sacristi”, si trova nei pressi della chiesa, proprio nel centro del paese.
Domenica un parente degli attuali affittuari, eredi di Reno Pasini, si è recato all’interno dell’abitazione per una visita ordinaria. Uno di quei controlli periodici che permettono di verificare l’assenza di problemi. Ma stavolta i guai c’erano. L’uomo ha aperto la porta d’ingresso e non ha notato elementi preoccupanti. Ma dopo pochi istanti le brutte sorprese non sono mancate. Le pareti, gli elettrodomestici e i mobili, infatti, erano state imbrattate con la vernice, probabilmente con l’utilizzo di una bomboletta spray.
La mano che si è introdotta nell’appartamento non ha risparmiato il tavolo con la tovaglia, il frigorifero e il forno, i comodini, gli armadi e altri oggetti. Danni rilevanti a livello economico, oltre al tempo che sarà necessario per pulire e tinteggiare.
Martedì mattina è stata contattata la stazione dei carabinieri di Chiavenna. Una pattuglia della caserma di viale Maloggia ha raggiunto l’abitazione per effettuare un sopralluogo.
Non è stato possibile denunciare l’accaduto nella città della Mera. Gli affittuari si sono dovuti rivolgere ai militari di una compagnia milanese, nella propria città di residenza.
«La nostra famiglia ha in affitto questo appartamento da più di cinquant’anni, da quando nonno Reno si trasferì a Milano per motivi di lavoro. Da quel momento non ci sono mai stati problemi, siamo ancora molto legati a Prata. Si tratta di un episodio completamente inspiegabile. Abbiamo deciso di denunciare l’accaduto perché, al di là del danno, gli autori di un gesto del genere meritano di essere individuati e puniti».
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