Cronaca / Valchiavenna
Sabato 03 Maggio 2014
Prata, la petizione
sulla Porettina
finisce in Procura
Sono a rischio querela i 900 firmatari della petizione contro il progetto di riqualificazione dell’area ex campo fiera della Porettina di Prata Camportaccio
Sono a rischio querela i 900 firmatari della petizione contro il progetto di riqualificazione dell’area ex campo fiera della Porettina di Prata Camportaccio.
Durissima reazione del sindaco Maria Laura Bronda alla lettera inviata lo scorso 14 aprile da uno dei promotori della petizione, Claudio Tavasci, a nome di tutti a quanto sembra. Una missiva mandata alla giunta regionale, ai funzionari del Pirellone, alla Provincia di Sondrio e alla Comunità Montana della Valchiavenna. La lettera riepiloga il caso Porettina, ma in alcuni passaggi l’attacco al sindaco Bronda appare pesantissimo: «Modalità alquanto scorretta l’agire del sindaco – si legge – il quale prima ancora di aver ottenuto il finanziamento si adoperava per la procedura di invito alla gara d’appalto, mettendo quindi a rischio il bilancio comunale. Nulla interessava al medesimo della volontà contraria espressa pubblicamente dai cittadini, anzi si avvaleva del fatto che, a suo dire, tutto era già stato decretato: dichiarazione corrispondente al falso».
Un’accusa respinta martedì sera in consiglio comunale dal primo cittadino: «Nessuna dichiarazione falsa è stata fatta e non è stato messo a rischio il bilancio. L’opera è regolarmente finanziata dalla Regione Lombardia, tanto è vero che la giunta ha potuto procedere all’approvazione del progetto e all’appalto con il supporto degli uffici competenti e secondo le leggi in vigore». Ma non è questo il passaggio della lettera ad aver mandato su tutte le furie il sindaco. È la conclusione, quando dice «sicuri di un vostro tempestivo riscontro, onde evitare l’ennesimo malcontento, e peggio ancora, trovarsi costretti in un prossimo futuro a convivere con una evidente manipolazione dei fondi pubblici a fini strettamente politici e personali». Accusa gravissima che ha portato Bronda, che non si ricandiderà il prossimo 25 maggio e la cui maggioranza non è riuscita a presentare una lista per la contesa elettorale, a reagire.
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