Cronaca / Valsassina
Sabato 28 Febbraio 2015
Poste da salvare, summit in Provincia
Il presidente Polano ha convocato il 9 marzo sedici sindaci, i consiglieri regionali e i parlamentari . E ha scritto al responsabile territoriale: «Sospensione immediata delle chiusure e tavolo di confronto»
Sei mesi di tregua per riuscire a bloccare le chiusure di sedici uffici postali sparsi tra il capoluogo e il territorio. Sei mesi di tregua e neppure un giorno da perdere. Flavio Polano, presidente dell’Amministrazione provinciale, ha convocato per lunedì 9 marzo alle 17, a villa Locatelli, un incontro con i parlamentari lecchesi, i consiglieri regionali e i sindaci di Lecco, Brivio, Missaglia, Galbiate, Calolziocorte, Verderio, Carenno, Monte Marenzo, Taceno, Margno, Pagnona, Primaluna, Ello, Colle Brianza, Santa Maria Hoé.
Nel frattempo il presidente Polano ha scritto a Ugo Lambertini, responsabile territoriale di Poste, esprimendo disappunto per il fatto che i sindaci hanno appreso dalla stampa le decisioni assunte, ricevendo solo successivamente la comunicazione scritta. Siamo tutti molto preoccupati per le ricadute sui cittadini, soprattutto pensionati».
Il presidente della Provincia chiede la sospensione immediata del provvedimento e l’apertura di un tavolo di confronto urgenti.
Nei giorni scorsi il deputato Pd Gian Mario Fragomeli, aveva assicurato che almeno «le chiusure annunciate e le razionalizzazioni d’orario non verranno attuate nell’immediato, ma entro sei sette mesi».
A rischio gli sportelli di Acquate e San Giovanni a Lecco, Sala al Barro a Galbiate, Maresso a Missaglia, Beverate a Brivio, Rossino a Calolziocorte, e uno degli uffici di Verderio. Sette chiusure e nove razionalizzazione d’orario. Gli sportelli di Taceno, Primaluna, Carenno, Monte Marenzo, Colle Brianza, Santa Maria Hoé ed Ello apriranno solo alcuni giorni alla settimana. Mente gli uffici di Margno e Pagnona già in servizio con orario ridotto verranno ulteriormente razionalizzati.
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