Cronaca / Lecco città
Venerdì 24 Aprile 2015
Pile, sassi, monete
nello stomaco
si trova di tutto
Lo strano viaggio nella pancia dei pazienti che ogni anno corrono al Pronto soccorso dell’ospedale Manzoni
Un involtino di carne andato proprio di traverso, quello inghiottito da un uomo lecchese di 48 anni. Che, senza accorgersi, aveva ingoiato anche il relativo stuzzicadenti. Per poi iniziare a soffrire di forti mal di pancia circa due settimane dopo.
È solo uno dei tanti esempi di ingestione di corpi estranei, che mettono a repentaglio la vita di grandi e bambini. Una casistica fantasiosa e per nulla simpatica: a far la parte del leone, bocconi di cibo troppo grossi che ostruiscono l’esofago, monete ma anche sassi, monili, pile.
Insomma, di tutto di più si reperisce nell’intestino dei pazienti che ogni anno corrono d’urgenza al Ps perché qualcosa è andato giù proprio storto. I numeri li snocciola il reparto di gastroscopia dell’ospedale di Lecco, unitamente ad un appello: fate attenzione non solo a cosa mangiate, ma a come. Mamme, occhi vigili sui bimbi che, almeno nei primissimi anni, rischiano di non distinguere la piletta di una sveglia da una caramella.
«Nel 2014 abbiamo curato ben 62 pazienti arrivati d’urgenza in ospedale perché avevano ingerito un corpo estraneo e rischiavano di soffocare» spiega il primario di endoscopia digestiva, dottor Fabrizio Parente. Dei 62 ricoverati a cui i corpi estranei sono stati estratti per via endoscopica, ossia servendosi di un sondino gastrico anziché con la più pesante chirurgia tradizionale, 38 erano maschi e 24 femmine. Il più piccolo è stato un bimbo di 5 anni, il più grande un anziano di 89. L’età media in generale comunque, di chi mastica male o ingerisce oggetti di varia natura, trovandosi poi brutte sorprese in gola o nello stomaco, è mediamente alta (61 anni). Ma quali corpi estranei vengono rimossi più spesso dai medici nei nostri tubi digerenti? Innanzitutto bocconi di cibo troppo grossi (26 casi sul totale) ingoiati magari di corsa e che poi si bloccano a metà dell’esofago. Ma nella lista degli oggetti estratti dai medici endoscopisti non mancano pezzi di dente, ponti ortodontici, protesi dentarie.
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